Albino Armani presenta Foja Zicolà, rosato storico con uva Lambrusco a foglia frastagliata in valdadige

Albino Armani presenta Foja Zicolà, rosato storico con uva Lambrusco a foglia frastagliata in valdadige

Albino Armani recupera la tradizione viticola della valdadige con Foja Zicolà, un rosato in edizione limitata da Lambrusco a Foglia Frastagliata, simbolo di storia, territorio e biodiversità italiana.
Albino Armani Presenta Foja Zi Albino Armani Presenta Foja Zi
Foja Zicolà di Albino Armani è un rosato in edizione limitata, prodotto da un antico vigneto di Lambrusco a Foglia Frastagliata nella Valdadige, che unisce tradizione e modernità valorizzando il territorio e la biodiversità viticola locale. - Gaeta.it

Nel cuore della valdadige, tra le colline bagnate dall’adige, Albino Armani torna a raccontare un pezzo autentico di storia enologica. Foja Zicolà, un rosato prodotto in edizione limitata di 3.000 bottiglie, nasce da un vigneto di appena un ettaro e mezzo fondato alla fine dell’Ottocento. Quel terreno sabbioso e limoso ha visto attraversare diversi eventi storici, dalla fillossera alle guerre mondiali, e ancora oggi regala vini che parlano di tradizione e territorio. Questo rosato porta il nome dialettale dell’uva da cui è ricavato, Lambrusco a Foglia Frastagliata, un omaggio al passato ma anche a un modo di interpretare il vino in chiave moderna.

Il legame tra tradizione viticola e territorio nella valdadige

Il vigneto di Foja Zicolà si trova nella valle dell’adige, una zona che da secoli accoglie varietà autoctone di grande valore. Qui, la viticoltura è stata spesso un’attività mista: tra i filari crescevano patate e legumi, una pratica che testimonia la convivenza tra agricoltura e produzione vinicola. Il terreno sabbioso e limoso ha permesso a questo piccolo appezzamento di vigore e resistenza. È riuscito a superare la devastante crisi della fillossera alla fine dell’Ottocento e anche le difficoltà legate ai due conflitti mondiali.

Questa storia antica si riflette nel vino, che nasce da viti piantate direttamente a piede franco, una rarità in un contesto in cui molti impianti sono stati innestati per resistere alle malattie. La densità del vigneto è piuttosto bassa, il che significa che la produzione di uva è modesta, con grappoli più leggeri e vini dal carattere sottile. Al centro del progetto c’è la volontà di lasciare che la vigna parli da sé, senza forzature verso stili moderni o ricercati che non le si addicono. Foja Zicolà è quindi il risultato di un ascolto attento del territorio e della natura delle viti.

Foja zicolà: tra memoria e attualità nel segno del lambrusco

La scelta di dare al vino un nome in dialetto locale, Foja Zicolà appunto, sottolinea la volontà di mantenere viva una memoria culturale forte e radicata. La foglia frastagliata è infatti una delle più tradizionali varietà della valdadige, ma dopo decenni di abbandono rischiava di scomparire. Questo rosato ne offre una lettura che guarda al passato, rispettandone l’aspetto tannico e l’acidità vivace, ma anche al presente, presentando un prodotto fresco, sapido e leggero.

Il progetto si inserisce nella linea Conservatoria, che mira a recuperare varietà viticole antiche, mantenendone non solo gli aspetti gustativi ma anche quelli storici ed economici. Il vino che ne deriva non vuole stupire con effetti speciali o corposità esagerate. È invece un prodotto misurato, in cui si ritrova la stessa freschezza che i nonni di Albino Armani usavano per raccontare la valle attraverso il vino. Un prodotto che conserva una testimonianza nata più di cento anni fa, trasformandola in un racconto attuale e riconoscibile anche da chi si accosta al vino contemporaneo.

Una vinificazione pulita per valorizzare profumi e territorio

Per preservare le caratteristiche del Lambrusco a Foglia Frastagliata, la vinificazione di Foja Zicolà avviene interamente in acciaio. Prima della fermentazione, il mosto resta a contatto con le bucce per una breve macerazione a freddo. Questa fase serve a estrarre profumi e un colore rosa delicato, senza esasperazioni. Così si valorizzano le note varietali, limpide e fresche, che emergono dal campo più che dal lavoro in cantina.

Il risultato è un vino capace di adattarsi a diverse situazioni, ideale da servire al bicchiere ma anche da abbinarе a una tavola tradizionale veneta o trentina. È un rosato che regge sapori decisi, ma si presta anche a piatti speziati di altre cucine, dove acidità e sapidità hanno spazio per giocare. Queste caratteristiche confermano la natura versatile del prodotto, che non rinuncia alla propria identità anche in presenza di abbinamenti insoliti o più contemporanei.

Patrimonio storico e culturale nelle etichette di albino armani

L’etichetta di Foja Zicolà porta con sé frammenti di passato. Nei dettagli grafici si leggono citazioni da antiche dispense ottocentesche e riferimenti a testi storici che ricordano le prime battaglie contro la fillossera e il valore di quei terreni sabbiosi. Questi elementi non sono solo una scelta estetica, ma comunicano il legame profondo tra il vino e il suo luogo d’origine.

Foja Zicolà completa così un percorso iniziato con altre etichette della linea Conservatoria, come Foja Tonda e Nera dei Baisi, e prosegue insieme a Terre di Plovia in Friuli-Venezia Giulia, dove vengono coltivate varietà rare come Sciaglin, Ucelut e Piculìt Neri. Questa rete di progetti testimonia l’impegno di Albino Armani nel custodire la biodiversità viticola italiana, dando nuova vita a vigneti e varietà che rischiavano di essere dimenticati, creando insieme nuove occasioni di racconto e valorizzazione.

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