L’atteso ritorno di Alessandro Baricco al Romaeuropa Festival si preannuncia come un evento imperdibile. Con la sua nuova produzione “Tucidide. Atene contro Melo“, il celebre scrittore accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso la storia antica, riscoprendo il dramma della Guerra del Peloponneso. L’appuntamento è fissato per l’11 settembre alle 21 nella suggestiva Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, dove arte e cultura si fondono per creare un’esperienza unica.
Un viaggio nel passato: la guerra del Peloponneso
La trama di ‘Tucidide. Atene contro Melo’
La produzione, frutto della collaborazione con Holden Studios, si basa su un episodio centrale della Guerra del Peloponneso, raccontato dal noto storico Tucidide. Baricco, che già aveva incantato il pubblico del festival nel 2016 con la storia di Palamede, torna a narrare una vicenda che ha segnato profondamente il pensiero occidentale. La trama ruota attorno al conflitto tra gli ateniesi e gli abitanti dell’isola di Melo, che nella stagione della guerra si trovarono a dover affrontare un’inevitabile resa o una resistenza disperata.
Nel 416 a.C., gli ateniesi inviarono un ultimatum ai Melii, che decisero di opporsi e rifiutare le richieste. Questo atto di ribellione portò alla devastazione totale della città , segnata dalla morte di tutti gli uomini e dalla deportazione delle donne e dei bambini. Baricco dà vita a questo episodio attraverso una narrazione coinvolgente, supportata dalla musica di Giovanni Sollima, che compone una colonna sonora evocativa eseguita dal suggestivo ensemble dei 100 Cellos, diretto da Enrico Melozzi.
Il dibattito tra giustizia e potere
L’aspetto centrale della performance è il dialogo tra i protagonisti, che riflette sulle questioni universali della giustizia e del potere. Attraverso le parole dei due gruppi in conflitto, Baricco esplora le complesse dinamiche tra aggressore e aggredito, evidenziando come nel corso della storia spesso si sono sovrapposti i concetti di giustizia e forza. Lo storico Tucidide, in questo senso, scrive una sorta di dramma teatrale, in cui il confronto tra Meli e Ateniesi diventa un monito per le generazioni future.
Ciò che emerge dalle sue pagine è una profonda riflessione su come la guerra e la politica possano alterare il significato stesso della giustizia. Baricco sottolinea l’attualità delle parole di Tucidide, suggerendo che le domande poste secoli fa continuano a risuonare nel mondo contemporaneo. In un momento in cui i conflitti internazionali sembrano amplificarsi, la produzione invita il pubblico ad interrogarsi su quanto la giustizia possa resistere di fronte a una forza inarrestabile.
Un evento significativo per la cultura contemporanea
Il messaggio di Baricco
Alessandro Baricco non si limita a riportare il dramma della Guerra del Peloponneso, ma utilizza l’opera di Tucidide come un’occasione per mettere in luce le radici della nostra civiltà occidentale. Descrivendo la “capacità di correggersi” e di ripensare le proprie azioni, Baricco offre una visione di speranza. Questo aspetto emerge chiaramente nel modo in cui la storia è raccontata attraverso l’arte, la musica e la parola, mostrando come la cultura possa fungere da ponte tra le esperienze passate e le sfide attuali.
La produzione “Tucidide. Atene contro Melo” rappresenta quindi non solo un’opera di intrattenimento, ma un’importante occasione di riflessione sulla storia, la giustizia e il potere. L’eleganza della narrazione di Baricco, unita alla potenza emotiva della musica dei 100 Cellos, trasporta gli spettatori in un contesto in cui il passato e il presente si intrecciano, alimentando una discussione cruciale sulle questioni etiche della nostra epoca.
Un appuntamento da non perdere, dove l’arte diventa il mezzo per affrontare e comprendere le complessità della condizione umana nel tempo e nello spazio.