Alessandro Marzadro, presidente dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino, entra a far parte del Consorzio Nazionale Grappa come uno dei nuovi consiglieri. Questo avviene in un momento cruciale per il mondo della grappa trentina, con il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero al centro delle strategie del Consorzio. Marzadro rappresenta la tradizione distillatoria di una delle regioni più famose per la produzione di questo pregiato liquore, un simbolo dell’arte gastronomica italiana.
Marzadro: un percorso di eccellenza nella distillazione
Alessandro Marzadro è nato nel 1986 a Nogaredo, un comune del Trentino. Cresciuto in un ambiente dove la produzione di grappa era di casa, oggi torna a rivestire un ruolo chiave nell’amministrazione dell’azienda di famiglia. Dopo aver conseguito una laurea in Scienze Gastronomiche all’Università di Pollenzo, ha acquisito una profonda conoscenza del settore, dal processo di produzione fino alle strategie di mercato. L’incarico di consigliere nel CNG rappresenta un’opportunità unica per lui, non solo per valorizzare il brand trentino, ma anche per interagire con rappresentanti da tutte le regioni d’Italia, esaltando così la coesione del settore.
Marzadro ha dichiarato che questo nuovo compito sottolinea l’importanza della grappa trentina a livello nazionale. Rappresentare un territorio con una consolidata tradizione distillatoria consente di portare un contributo significativo al Consorzio e di promuovere l’importanza della qualità del prodotto trentino nella produzione di grappa.
Obiettivi e sfide del Consorzio Nazionale Grappa
Il Consorzio Nazionale Grappa ha avviato un processo per ottenere il riconoscimento ufficiale, un passo fondamentale per la valorizzazione di questo distillato tipicamente italiano. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati forniti dati precisi sulla produzione e sull’elenco dei soci, evidenziando che oltre il 75% della produzione nazionale di grappa è rappresentata dal Consorzio, superando abbondantemente il 66% richiesto per la certificazione.
La presenza di Marzadro nel consiglio ispira fiducia e rappresenta un rafforzamento per il Consorzio, dato che l’istituto da lui presieduto ha una lunga storia di tutelare e promuovere le caratteristiche uniche della grappa trentina. Con un focus sulla qualità e sulla tradizione, la figura di Marzadro diventa un punto di riferimento per tutti i produttori a livello nazionale.
La produzione di grappa in Trentino
Il settore della grappa in Trentino è rilevante non solo per la tradizione culinaria, ma anche per l’economia locale. Ogni anno, vengono distillati circa 130 mila quintali di vinaccia, dando vita a quasi 7.500 ettanidri di grappa. Questo volume rappresenta circa il 10% della produzione nazionale, con un output che equivale a circa 2,5 milioni di bottiglie da 70 centilitri.
La varietà della grappa prodotta è notevole: il 60% deriva da uve bianche e aromatiche, mentre il restante 40% proviene da uve rosse. La valorizzazione di queste produzioni tipiche è il cuore del lavoro dell’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino, che dal 1960 si impegna per garantire la qualità e la tracciabilità del prodotto, assicurando che il marchio “Trentino Grappa” continui a rappresentare l’eccellenza del settore.