Alessandro nicodemi confermato presidente del consorzio tutela vini d’abruzzo: continuano le strategie di sviluppo

Alessandro nicodemi confermato presidente del consorzio tutela vini d’abruzzo: continuano le strategie di sviluppo

Alessandro Nicodemi confermato presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, continua a promuovere il modello Abruzzo per semplificare le denominazioni e rafforzare l’export dei vini abruzzesi nel mondo.
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Alessandro Nicodemi è stato rieletto presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, continuando a promuovere la valorizzazione e l’internazionalizzazione dei vini abruzzesi attraverso il nuovo “Modello Abruzzo” e una gestione collaborativa del settore vitivinicolo regionale. - Gaeta.it

Il settore vitivinicolo abruzzese prosegue il suo cammino sotto la guida di Alessandro Nicodemi, rieletto presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Questo rinnovo rappresenta un momento di continuità per l’ente che tutela e valorizza le produzioni locali. Nicodemi, già primo produttore privato alla guida dell’associazione, ha dato una svolta concreta alla promozione dei vini abruzzesi, puntando su semplificazione e internazionalizzazione.

Ruolo e visione di alessandro nicodemi alla guida del consorzio

Alessandro Nicodemi ha commentato la sua rielezione esprimendo gratitudine verso il Consiglio di Amministrazione. Ha definito l’incarico un onore e si è detto pronto a proseguire nell’impegno intrapreso fin dal 2022, anno in cui è stato eletto per la prima volta. Durante il suo primo mandato, Nicodemi ha promosso un lavoro capillare per consolidare la presenza dei vini abruzzesi in Italia e all’estero.

Nicodemi ha riconosciuto i risultati ottenuti fino ad oggi, sottolineando però la delicatezza del periodo attuale che richiede attenzione e prudenza soprattutto per le sfide economiche e di mercato. La volontà di continuare il percorso di crescita, partendo dalla forza dei vitigni autoctoni, emerge chiara e costante. L’approccio del presidente rimane aperto al dialogo con tutti i produttori e ai territori coinvolti, ponendo al centro il valore delle denominazioni locali.

Valorizzazione delle eccellenze abruzzesi

Nel corso di questi anni Nicodemi ha voluto porre l’accento non solo sulle produzioni più note come il Montepulciano d’Abruzzo, ma anche su altre eccellenze come il Cerasuolo d’Abruzzo e i bianchi autoctoni. Ha perseverato nel far conoscere questa varietà e ricchezza raggiungendo importanti risultati sul piano commerciale e promozionale.

Il modello abruzzo e i risultati sul mercato internazionale

La presidenza di Nicodemi è stata segnata da una novità importante: l’introduzione del “Modello Abruzzo”. Si tratta di una riforma organizzativa delle denominazioni d’origine e delle indicazioni geografiche tipiche che mira a snellire e rendere più funzionale l’approccio alla promozione sui mercati globali. Questo modello, mai attuato precedentemente in Italia su tale scala, ha fatto da esempio per tutto il comparto vitivinicolo nazionale.

Semplificazione e internazionalizzazione: il cuore del modello

Il Modello Abruzzo unifica in un’unica Igt chiamata Terre d’Abruzzo tutte le Indicazioni Geografiche Tipiche a partire dalla vendemmia 2024. Questo semplifica l’identificazione delle produzioni e facilita la loro comunicazione commerciale all’estero, in particolare in un momento nel quale l’export rappresenta una leva fondamentale per la crescita.

Proprio sul fronte dell’internazionalizzazione, i dati 2024 mostrano un progresso significativo: l’export dei vini abruzzesi ha raggiunto i 290 milioni di euro, registrando un aumento superiore al 15% rispetto all’anno precedente. Un risultato che testimonia la diffusione del marchio Abruzzo nei mercati esteri, frutto di investimenti mirati e strategie condivise all’interno del Consorzio. Il bilancio positivo delle vendite e la maggiore visibilità mondiale confermano la bontà della linea adottata sotto la presidenza Nicodemi.

Profilo e carriera di alessandro nicodemi

Alessandro Nicodemi nasce nel 1972 e ha una formazione in Economia e Commercio. Prima di occuparsi dell’azienda vitivinicola di famiglia, ha prestato servizio come Ufficiale di Complemento nella Guardia di Finanza nel 1997. Dopo la scomparsa di suo padre, nel 1997 è entrato a pieno regime nella gestione della Fattoria Bruno Nicodemi a Ortona, realtà con un passato che risale al 1977, periodo in cui si è consolidata la tradizione del vino abruzzese in bottiglia.

Nicodemi ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Consorzio per sei anni prima di diventarne presidente. Nel 2011 ha ricevuto il riconoscimento “Benemerito della vitivinicoltura italiana” con la Medaglia del Cangrande, per l’impegno nello sviluppo e nella promozione della vitivinicoltura italiana. Attualmente rappresenta la regione Abruzzo nella Federazione Nazionale Prodotto Vitivinicoltura di Confagricoltura.

Il profilo di un professionista integrato

Il suo profilo è quello di un professionista che unisce conoscenze economiche e competenze pratiche nell’ambito produttivo e istituzionale, un punto di riferimento per il comparto enologico regionale.

Organizzazione interna e nuovi membri del consiglio di amministrazione

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo si appoggia a una struttura composta da un Consiglio di Amministrazione, che in questa nuova fase vede confermati Nicodemi come presidente e i vicepresidenti Lorenzo Di Ciano della Cantina Tollo e Domenico Mastrogiovanni della Bio Cantina Orsogna.

L’assemblea dei soci ha eletto anche i nuovi membri del Consiglio, che rappresentano varie realtà produttive del territorio. Tra gli eletti figurano Nicola Paolucci di Rinascita Lancianese, Vincenzo Bucci di Vinicola Villese, Miki Antonucci di Progresso Agricolo e altri. Questo gruppo avrà il compito di gestire le attività di tutela, promozione e sviluppo del Consorzio.

Governance e collaborazione nel consorzio

Il lavoro di governance si concentra sulla collaborazione tra piccoli e grandi produttori, in modo da rappresentare tutto il panorama vitivinicolo abruzzese. La composizione del Consiglio garantisce un equilibrio tra diverse realtà e funge da guida per affrontare le sfide future.

Funzioni e tutela del consorzio nel contesto abruzzese

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo è nato nel 2002, su decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Da allora, ha assunto il compito di salvaguardare la qualità dei vini a denominazione di origine controllata e garantita della regione.

I soci del Consorzio sono circa 250, raggruppando produttori che coinvolgono oltre 6000 viticoltori abruzzesi. Il Consorzio cura i vini più noti e significativi: Montepulciano d’Abruzzo Doc, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d’Abruzzo Doc, Abruzzo Doc, Villamagna Doc, Controguerra Doc e Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg.

A partire dalla vendemmia 2024 si è adottata la nuova struttura del “Modello Abruzzo”, che ha ridotto il numero di IGT puntando a una definizione più semplice e fruibile con la nuova Igt Terre d’Abruzzo. Queste azioni mirano a migliorare la valorizzazione dei vini abruzzesi su scala nazionale e internazionale, sostenendo la filiera produttiva e puntando sul riconoscimento del territorio d’origine.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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