La serata al Teatro Carlo Felice di Genova promette di essere un evento di grande richiamo con l’eclettico violonista Alessandro Quarta sul palcoscenico, in compagnia della Giovine Orchestra Genovese. Con un programma che prevede l’esecuzione della sua ultima opera, “The Five Elements”, il pubblico potrà immergersi in un’esperienza musicale che supera le barriere dei generi, abbracciando l’essenza stessa della musica e delle emozioni che essa trasmette.
The five elements in scena
Alessandro Quarta, noto per la sua poliedricità e creatività, presenterà “The Five Elements”, un’opera fresca di pubblicazione. Questo lavoro si struttura attorno ai cinque elementi fondamentali: Terra, Acqua, Aria, Fuoco ed Etere. Quarta non sarà solo sul palcoscenico; insieme a lui si esibiranno anche Giuseppe Magnino al pianoforte e i Solisti Filarmonici Italiani, composti da talentuosi musicisti come Federico Guglielmo, Alessandro Ferrari, Enrico Balboni, Luigi Puxeddu e Amerigo Bernardi.
Con questa performance, il pubblico genovese ha già avuto un assaggio dell’ultima parte dell’opera intitolata “Etere”, eseguita a luglio nei suggestivi Parchi di Nervi durante lo spettacolo “Roberto Bolle and Friends”. La colonna sonora di quel balletto, “Spheres”, si basava proprio sulla partitura di Quarta, dimostrando come la sua musica possa integrarsi perfettamente anche con altre forme artistiche.
L’unione di generi e emozioni
Alessandro Quarta si distingue nel panorama musicale per il suo approccio originale, che stempera le divisioni tra musica classica, pop e rock. Secondo il musicista, “non esiste differenza tra musica classica, pop, rock e jazz, ma ci sono soltanto emozioni”. Spiegando il suo lavoro, Quarta rivela la sua visione artistica: considera “The Five Elements” non solo come un’opera musicale, ma come una sorta di autobiografia collettiva in cui ognuno può riconoscere i propri sentimenti, le gioie e i dolori.
Riflettendo sulla sua creazione, sottolinea anche il ruolo della tradizione greca nei suoi lavori, in particolare l’inclusione dell’Etere come quinto elemento, essenziale per dare forza agli altri. Questo richiama alla responsabilità che gli esseri umani hanno nel preservare la natura e gli elementi, invece di contribuire alla loro distruzione.
L’artista controcorrente
Alessandro Quarta non è solo un violonista, ma si descrive anche come un “violinista rock”, capace di infondere nella sua musica energia e autenticità. Ha da poco indossato il frac per esibirsi davanti al Presidente Mattarella, un simbolo del suo richiamo alla tradizione, ma mantiene sempre il suo spirito avventuroso e contemporaneo. Musica e arte si intrecciano per lui in un gioco di colori e emozioni, descrivendo il violino come il pennello con cui dipinge le sue emozioni.
Appartenente a una famiglia di musicisti, ha avuto influenze significative da suo fratello Massimo e da sua sorella Patrizia, entrambi noti nel panorama musicale genovese. Nonostante l’età separi i tre frati, Quarta ha trovato nelle sue esperienze e nei generi musicali diversi la forza per esprimere la sua visione artistica. A soli sette anni, scriveva canzoni, dimostrando così un talento precoce e una passione per la musica che non ha mai smesso di coltivare, portandolo a dedicarsi completamente alla sua arte negli ultimi tempi.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Elisabetta Cina