Alfio Di Battista premiato per il suo libro sulla strage di Capistrello: ecco i riconoscimenti ricevuti

Il libro “4 giugno 1944. Le voci spezzate dei martiri di Capistrello” di Alfio Di Battista riaccende l’attenzione sulla strage del 1944, vincendo premi e promuovendo la memoria storica delle vittime.
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Alfio Di Battista premiato per il suo libro sulla strage di Capistrello: ecco i riconoscimenti ricevuti - Gaeta.it

Il racconto degli eventi storici è essenziale per mantenere viva la memoria collettiva. In questo contesto, il libro “4 giugno 1944. Le voci spezzate dei martiri di Capistrello” di Alfio Di Battista ha ricevuto un’importante attenzione. Pubblicato da Radici Edizioni in occasione dell’ottantesimo anniversario della strage avvenuta alla stazione del paese marsicano, il volume giunge in un momento significativo della storia italiana, riaccendendo interessi e ricerche su tragici eventi del passato.

Riconoscimenti e premi per un’opera significativa

Il libro di Di Battista è stato recentemente insignito di due prestigiosi riconoscimenti. Dopo aver ottenuto la Menzione d’Onore al Premio Fiuggi Storia, tenutosi a settembre, “Le voci spezzate dei martiri di Capistrello” è stato selezionato tra i finalisti del Premio di storia Monte Carmignano per l’Europa 2024. In questa competizione, il volume si trova in gara con opere pubblicate da alcune delle case editrici più rinomate d’Italia. Questo doppio riconoscimento evidenzia l’importanza del lavoro di Di Battista, che si distingue non solo per la qualità narrativa, ma anche per la ricostruzione storica e la sensibilità dimostrata nel trattamento degli eventi narrati.

La cerimonia di premiazione avrà luogo il 26 ottobre a Caiazzo, un comune in provincia di Caserta con una storia dolorosa legata alle stragi perpetrate durante la Seconda guerra mondiale. Infatti, anche a Caiazzo, il 13 ottobre 1943, l’esercito tedesco colpì duramente la popolazione, uccidendo 22 tra uomini, donne e bambini. Questi eventi, purtroppo, condividono un destino di oblio e silenzio, poiché le responsabilità di tali atrocità sono state per anni nascoste.

La tragedia di Capistrello e il silenzio della memoria

Il 4 giugno 1944 rappresenta una data tragica. Nella strage di Capistrello, 33 persone innocenti furono brutalmente uccise dall’esercito tedesco in ritirata. La ricostruzione di quest’episodio è complessa, non solo per la crudeltà dimostrata, ma anche per il modo in cui la società ha gestito la memoria di tali eventi. Per lungo tempo, la verità sulle stragi è stata insabbiata. Le informazioni relative agli eccidi furono tenute secretate all’interno del cosiddetto “Armadio della Vergogna” a Roma, un archivio che è rimasto inaccessibile fino al ritrovamento avvenuto solo nel 1994, rendendo difficile per le generazioni successive avere una piena consapevolezza di questi eventi.

Le atrocità compiute durante la guerra devono essere portate alla luce e raccontate in modo autentico. “4 giugno 1944” segna un passo in questa direzione. L’opera di Di Battista non è solamente un libro storico; è anche un tentativo di far emergere le storie delle vittime, dando loro una voce in un contesto in cui erano state confuse e dimenticate.

La genesi del libro e il suo significato

L’idea di scrivere “4 giugno 1944. Le voci spezzate dei martiri di Capistrello” è emersa dalla lettura di testi storici come “L’armadio della Vergogna” di Franco Giustolisi, i cui documenti furono poi ripubblicati negli anni ’90 da Antonio Rosini. Di Battista ha scelto di concentrarsi su un racconto che si distacca dalla retorica tipica delle celebrazioni, puntando invece a un approccio empatico che restituisca dignità alle vittime.

L’autore è convinto che raccontare la storia dal punto di vista delle vittime sia fondamentale per coinvolgere il lettore e stimolare una riflessione autentica sulle conseguenze della guerra. Anche Gianluca Salustri, editore di Radici Edizioni, ha sottolineato l’importanza di continuare a diffondere la memoria di questi eventi anche tra le generazioni più giovani.

Il libro ha trovato spazio nei teatri e nelle piazze, permettendo a un pubblico più ampio di confrontarsi con una pagina drammatica della storia italiana. Queste rappresentazioni si sono svolte a Capistrello e al Teatro dei Marsi di Avezzano, riscuotendo un unanime consenso e alimentando la divulgazione di una verità che, per troppo tempo, era stata trascurata.

Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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