Aliano, un piccolo comune lucano, sta affrontando una sfida interessante nel tentativo di rivitalizzare un’area interna, da tempo in crisi demografica. Con un’affluenza di quasi 20.000 persone, il paesino e i suoi dintorni si trasformano in un palcoscenico per il festival “La luna e i calanchi”, creando un evento che non solo attrae visitatori ma pone domande importanti sul futuro di questi luoghi impegnati nella preservazione della cultura e delle tradizioni.
Aliano: una comunità che si espande
L’afflusso di visitatori e il turismo sostenibile
Negli ultimi anni, Aliano ha visto un aumento di visitatori che non si limitano a passare, ma si immergono nel tessuto sociale del paese. Lungo le strade principali e nei borghi limitrofi come Stigliano, Sant’Arcangelo e Gallicchio, la gente si ferma, scambia quattro chiacchiere e si rilassa su antichi divani posti sotto il municipio. Si tratta di una manifestazione di turismo sostenibile che coinvolge una comunità ben oltre i confini del paese stesso. Inoltre, la combinazione di bed and breakfast recentemente aperti e opzioni di campeggio offre diverse soluzioni per accogliere la crescente affluenza.
La sua posizione, caratterizzata da splendidi paesaggi, tra cui i noti calanchi di Aliano, rende l’area particolarmente affascinante. Il raduno, quindi, non è solo un evento di svago, ma rappresenta anche storie, esperienze e un desiderio profondo di costruire relazioni più solide tra i luoghi e chi li visita. Franco Arminio, poeta e direttore artista del festival, ha trasformato Aliano in un laboratorio di esperienze culturali, unendo poesia e attivismo per concentrarsi su temi che riguardano il futuro delle zone interne.
La casa della Paesologia: un centro per la cultura
Franco Arminio e la sua visione
Franco Arminio ha creato nella sua terra natale la “casa della Paesologia”, un centro che promuove incontri, dibattiti e laboratori sulla cultura. Ogni estate, con l’arrivo del festival, Aliano diventa un crocevia di idee e creatività, dove ci si interroga su come unire la preservazione della cultura alla necessità di ripopolare le aree interne. Arminio descrive la sua iniziativa come un “atto di fiducia e militanza” verso questi luoghi, visioni che si fondono tra il sociale e il poetico.
L’idea è di trasformare il festival in un motore di cambiamento. Una manifestazione che, sebbene abbia un valore artistico, pone anche quesiti importanti sulla riaffermazione di una identità locale che può e deve essere valorizzata. Il concetto di casa della Paesologia si basa su un’importante premessa: non basta celebrare un festival per nutrire il territorio, è necessario un impegno costante per costruire un futuro sostenibile.
La riscoperta di Carlo Levi e del patrimonio culturale
L’eredità di Carlo Levi nelle strade di Aliano
Ad Aliano, la figura di Carlo Levi gioca un ruolo centrale, poiché qui l’autore ha ambientato il suo famoso romanzo “Cristo si è fermato a Eboli”. La sua casa, oggi un luogo di memorie, è stata restaurata e presenta un impianto multimediale che narra la vita e l’opera di Levi. Le sue opere, che ritraggono la vita contadina, sono già parte di un racconto più ampio, che mira a far rivivere le storie e le tradizioni del luogo.
In questo contesto, l’arte diventa anche modalità di rivitalizzazione di un’intera comunità. Accanto alla memoria di Levi, si conferma l’attività culturale di musei e gallerie, che aprono le porte a mostre sia di espressionismo astratto che di tradizioni locali. Questa riscoperta del patrimonio non solo valorizza il passato, ma incoraggia anche nuove generazioni di artisti e pensatori a inquadrare il presente in una prospettiva di continuità e crescita.
Nuove prospettive per Aliano: un futuro ricco di opportunità
Progetti in corso e investimenti per la comunità
Il sindaco Luigi De Lorenzo, in carica per il terzo mandato, ha mostrato un grande impegno nel finanziamento di progetti dedicati alla ristrutturazione e revitalizzazione di Aliano. Mediamente, il comune ha ottenuto fondi per circa 9 milioni di euro, suddivisi tra vari interventi, dai restauri degli edifici storici alla nascita di un borgo-albergo, tutto nel segno della valorizzazione culturale. Un esempio emblematico è il progetto per il Teatro del Tempo, un centro multidisciplinare concepito per promuovere la creazione artistica moderna.
Il sindaco guarda al futuro con ottimismo, annunciando l’intenzione di aumentare l’offerta per la prossima edizione del festival. Si prevede l’apertura di nuovi spazi ricettivi, come il “glamping”, per accogliere gli amanti della natura, mantenendo al contempo un alto standard di comfort e servizio. Questo approccio mira a garantire che gli eventi culturali non siano solo episodici ma si integrino in un progetto di lunga durata per il ripopolamento e la rivitalizzazione delle aree interne.
La trasformazione di Aliano dimostra quindi che, attraverso la cultura e l’arte, un piccolo comune può ridare vita alle proprie tradizioni e costruire un futuro che coinvolga tutti, dai residenti ai nuovi arrivati.