All Nippon Airways e Singapore Airlines rafforzano la loro collaborazione ampliando la partnership commerciale avviata nel 2020. Da settembre 2025 le due compagnie inizieranno a operare voli in revenue-sharing tra Giappone e Singapore, introducendo offerte tariffarie congiunte e nuove sinergie operative.
Le nuove rotte in revenue-sharing segnano un passo avanti rispetto all’attuale modello di codeshare, consentendo una gestione condivisa dei ricavi sui voli in questione. Le vendite dei prodotti tariffari comuni prenderanno il via già da maggio 2025, permettendo ai passeggeri di accedere a una scelta più ampia e funzionale per spostarsi tra i due paesi, ottimizzando tempi di connessione e continuità con le reti di Star Alliance.
potenziamento delle rotte e offerta commerciale congiunta
Partendo dai voli tra Singapore e Giappone, le due compagnie offriranno una gamma tariffaria unificata, pensata per rendere più semplice e vantaggioso il viaggio del cliente. Questa configurazione permette una sincronizzazione più precisa degli orari, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa e massimizzare le opportunità di collegamento con altre destinazioni tramite i partner dell’alleanza Star Alliance.
Il modello di revenue-sharing implica che ANA e SIA condivideranno i ricavi ottenuti dalle tratte operate insieme, migliorando la gestione commerciale e strategica rispetto al tradizionale codeshare che si limita alla vendita incrociata dei biglietti. Per i viaggiatori, questo si traduce in biglietti combinati e tariffe ottimizzate per tratte multiple senza soluzione di continuità.
Entrambe le compagnie stanno allineando le rispettive offerte di programmazione e servizi, migliorando non solo i voli ma anche le opportunità per i frequent flyer. In particolare, i soci di ANA Mileage Club e KrisFlyer beneficeranno di vantaggi estesi, con programmi di fidelizzazione più omogenei e maggiori possibilità di accumulare e spendere miglia.
ampliamento della partnership verso nuovi mercati asiatici
L’accordo prevede, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni dalle autorità competenti, l’estensione della joint venture ad altre aree strategiche della regione Asia-Pacifico, quali Australia, India, Indonesia e Malesia. Questi mercati rappresentano per le due compagnie opportunità significative di crescita e rafforzamento della propria presenza regionale.
La collaborazione in questi paesi mira a replicare il modello già definito tra Giappone e Singapore, integrando le reti di entrambe le compagnie con offerte coordinate in termini di frequenze, servizi e promozioni commerciali. Ciò dovrebbe facilitare i flussi di passeggeri e ampliare l’impatto dell’alleanza, migliorando la competitività su rotte chiave nel Sud-Est asiatico e nell’Oceania.
evoluzione del codeshare dal 2020 ad oggi e prospettive future
Dall’avvio della partnership commerciale nel gennaio 2020, ANA e Singapore Airlines hanno progressivamente ampliato l’accordo in codeshare. Attualmente, i passeggeri ANA hanno accesso a 25 destinazioni nella rete di Singapore Airlines, contro le 12 originarie; analogamente, i clienti SIA possono raggiungere 34 punti serviti da ANA, comprendendo anche 30 destinazioni interne in Giappone che prima non erano incluse.
Questi numeri evidenziano l’aumento del coordinamento commerciale e operativo tra i due vettori. L’introduzione del revenue-sharing rappresenta un’ulteriore evoluzione di questo processo, integrando più profondamente le strategie di vendita e di gestione delle rotte, con l’obiettivo di fornire un servizio più fluido e competitivo.
In prospettiva, la collaborazione punta a rafforzare la connettività tra le destinazioni asiatiche e a garantire una presenza più solida sui mercati esteri, con un’offerta capace di competere con altre alleanze globali. L’iniziativa segue una tendenza diffusa nel settore dell’aviazione di sviluppare partnership sempre più articolate per ottimizzare risorse e soddisfare le esigenze di una clientela internazionalizzata.
Questo passo conferma la volontà delle due compagnie di consolidare la presenza in una regione che resta centrale per la mobilità internazionale, puntando su un coordinamento commerciale che supera le tradizionali formule di collaborazione tra vettori, con ricadute positive per passeggeri e partner.