L’Associazione Sportiva della Santa Sede, Athletica Vaticana, ha lanciato un toccante video di auguri in vista del 25 dicembre, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sui bambini innocenti vittime dei conflitti nel mondo. Questo messaggio di speranza per il nuovo anno si unisce a voci di diverse personalità, unite nel chiedere pace e giustizia.
Un appello collettivo per i bambini
Il video realizzato da Athletica Vaticana riunisce voci significative, tra cui quella del cardinale Jean-Paul Vesco e dell’ambasciatore australiano presso la Santa Sede, Chiara Porro. Anche atleti di fama come Franca Fiacconi, vincitrice della Maratona di New York, e lo schermidore paralimpico rifugiato Amelio Castro Grueso hanno partecipato, sostenendo questo messaggio di unità.
Con un richiamo audace e chiaro, il video ha il potere di mobilitare le coscienze per i bambini che soffrono a causa delle guerre. La narrazione culmina in una richiesta unanime che non lascia spazio a fraintendimenti: “nessun bambino venga più ucciso, ferito, affamato, terrorizzato, mutilato, privato della famiglia, di una casa, di una scuola, della possibilità di giocare, crescere, sognare”. Queste parole, cariche di emozione, risuonano come un canto di speranza in un momento di celebrazione.
Non si tratta solo di parole, ma di una vera e propria “preghiera sportiva” redatta da Roberto Di Sante, noto autore. Questa preghiera è interpretata non soltanto da stimati membri della comunità sportiva, ma anche da personaggi del mondo dello spettacolo e da figure religiose, ciò che dimostra che la causa trascende i confini del settore sportivo, coinvolgendo l’intera società.
Un gesto significativo di fraternità
La realizzazione di questo video è più di una semplice iniziativa per il Natale. Si tratta di un gesto simbolico che rappresenta come lo sport possa essere un veicolo di fratellanza e solidarietà. “Pace, pace, pace ovunque si combattano guerre, anche dimenticate, ma anzitutto in ciascuna e ciascuno di noi”, afferma Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana. Queste affermazioni sottolineano l’importanza di estendere il concetto di pace a ogni individuo e di riconoscere il valore dello sport come strumento per unire le persone.
Le figure che hanno dato vita a questo progetto provengono da varie nazioni, inclusi Spagna, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Colombia, Stati Uniti e Francia. Questo aspetto multietnico ha contribuito a rendere il messaggio ancora più potente, evidenziando come la lotta per la pace riguardi il mondo intero, e non solamente una parte di esso.
La scelta di utilizzare il video come mezzo di comunicazione è particolarmente efficace in un’epoca in cui le immagini possono trasmettere emozioni e storie in modo immediato. Athletica Vaticana ha saputo cogliere quest’opportunità, unendo nel video non solo l’esperienza sportiva ma anche un’autentica testimonianza umana.
Verso un nuovo anno di speranza
Il messaggio finale del video è un invito a riflettere sulla condizione dei più vulnerabili. Le parole di Mattei, “forse è proprio dal ‘piccolo’ che si costruisce la pace”, sono un chiaro monito: ogni gesto, ogni voce, può rappresentare un passo verso un futuro migliore. La prospettiva del nuovo anno si fa carico di questa responsabilità, invitando ogni persona a contribuire a un cambiamento positivo.
Il video di Athletica Vaticana non è solo un’iniziativa di fine anno; è un richiamo a compiere azioni concrete, a intervenire per proteggere i bambini e a favorire la pace nelle comunità colpite. La celebrazione del Natale, simbolo di rinascita e speranza, trova nuova vita attraverso questa iniziativa che trascende il confine dello sport, raggiungendo il cuore della questione umanitaria.
Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Sofia Greco