Un giovane palestinese esprime un desiderio semplice ma profondo: tornare a Gaza per riunirsi alla sua famiglia e ricevere l’abbraccio della madre. Questo è uno dei tanti racconti presenti nel docu-film “To Gaza”, un’opera realizzata da cittadini della devastated Gaza, che sarà presentato in prima mondiale domenica 3 novembre al Festival dei Popoli di Firenze. Il film si propone di raccontare le drammatiche esperienze di chi vive in questa terra dilaniata dal conflitto, utilizzando immagini reali e testimonianze toccanti per rappresentare una situazione complessa e dolorosa.
Un instant movie ricco di testimonianze
“To Gaza” è frutto di un lavoro collettivo di montaggio e scrittura curato da Catherine Libert, Fred Piet e Hana Al Bayaty. Il film offre uno sguardo ravvicinato sull’escalation del conflitto, partendo dal 7 ottobre 2023, giorno del massacro durante il Nova festival, fino ai giorni nostri. Le sequenze presentate nel documentario incidono profondamente nella coscienza dello spettatore, mostrando scene di grande sofferenza, in particolare quelle relative ai bambini che subiscono la violenza della guerra. Attraverso un accurato assemblaggio di filmati, il docu-film si propone di trasmettere il dolore e la resistenza degli sfollati, dall’area di Gaza City fino a Rafah, documentando la devastazione e la lotta quotidiana per la sopravvivenza nei campi profughi.
Ma non sono solo le immagini a parlare. Nel film trovano spazio anche le poesie di Refaat Alarer, un poeta tragicamente scomparso il 7 dicembre 2023 a causa di bombardamenti israeliani. Le sue parole si intrecciano alla narrazione visiva, conferendo un ulteriore strato di emozione e riflessione alla tragedia rappresentata. Secondo il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, il numero delle vittime dall’inizio del conflitto avrebbe superato le 40.000 persone, un dato che evidenzia l’ampiezza della crisi che ha colpito la regione in un anno di conflitto aperto tra Israele e miliziani palestinesi.
Un commento critico sul ruolo dei media
Catherine Libert, la regista, sottolinea quanto le immagini del conflitto che circolano sui social media spesso abbiano perso il loro impatto, essendo tra poste tra pubblicità e contenuti banali. Essa afferma di aver visionato centinaia di ore di registrazioni del conflitto, sottolineando che ciò che vediamo online non è affatto virtuale, ma rappresenta vite spezzate. Libert lamenta il fatto che la brutalità della guerra viene diluita dal contesto mediatico, facendo perdere a queste immagini il loro significato profondo e choc.
È interessante notare la trasformazione degli operatori dei media, testimoni della guerra che, dopo aver documentato la sofferenza umana per lungo tempo, finiscono per subire il trauma dello stesso conflitto. Alcuni di loro non sono sopravvissuti, lasciando un vuoto incolmabile nei racconti e nelle voci che avrebbero potuto continuare a narrare le storie di coloro che lottano quotidianamente per la dignità e la vita. Libert invita gli spettatori a riflettere sulla visione di questo film, considerandola una forma di rispetto per chi ha rischiato tutto per far sapere al mondo cosa sta accadendo a Gaza.
Dettagli sulla presentazione del film
L’evento di presentazione di “To Gaza” si svolgerà il 3 novembre al cinema La Compagnia di Firenze, con inizio alle 21:30. Accanto alla regista Catherine Libert, interverranno importanti figure del panorama umanitario, tra cui Riccardo Noury di Amnesty International e Giuseppe Soriani di Medici Senza Frontiere. Inoltre, ci sarà un collegamento video con Mahmoud Raja Abu Shammala, uno dei protagonisti del film. La serata si preannuncia non solo come un momento di visione cinematografica ma anche come un’importante occasione di dibattito e riflessione sulla situazione attuale in Palestina e a Gaza.
La forza di “To Gaza” risiede nella sua capacità di umanizzare una crisi complessa, utilizzando le storie personali come mezzo per portare alla luce verità spesso ignorate.
Ultimo aggiornamento il 2 Novembre 2024 da Elisabetta Cina