Alla vigilia della partenza, i passionisti salutano il santuario della Civita dopo 40 anni di presenza

La comunità dei Passionisti lascerà il Santuario della Civita dopo quarant’anni di servizio, continuando però la loro missione pastorale nella diocesi di Gaeta. Il 22 settembre 2024 si terrà una messa di saluto officiata dal superiore provinciale, mentre dal 30 settembre la gestione del santuario passerà a don Adriano Di Gesù e don Massimo Girondino.
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Alla vigilia della partenza, i passionisti salutano il santuario della Civita dopo 40 anni di presenza - Gaeta.it

Alla vigilia della partenza, i passionisti salutano il santuario della Civita dopo 40 anni di presenza

La comunità dei Passionisti si prepara a un significativo cambiamento, lasciando il Santuario della Civita dopo quattro decenni di servizio e dedizione. La decisione è stata comunicata da padre Antonio Rungi, attuale responsabile delle comunicazioni sociali nel santuario e superiore della comunità passionista di Itri. Nonostante la partenza da questo luogo simbolico, i Passionisti continueranno la loro missione pastorale nella diocesi di Gaeta, mantenendo attivi i servizi nelle parrocchie e nelle comunità locali.

Un momento di celebrazione e riconoscimento

Saluto ufficiale del superiore provinciale

Il 22 settembre 2024 segnerà una data importante per la comunità della Civita: durante la messa delle 10.30, presieduta dal superiore provinciale dei Passionisti d’Italia, Francia e Portogallo, padre Giuseppe Adobati, si terrà un saluto ufficiale alla diocesi di Gaeta. Questo evento rappresenterà un’opportunità per esprimere gratitudine per i legami stretti e per la collaborazione che hanno caratterizzato questi quarant’anni di presenza passionista nel santuario.

Un messaggio di gratitudine dall’arcivescovo

Il venerdì 27 settembre, alle 11, sarà l’arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari, a presiedere una messa in onore della comunità passionista. Tre domande si affacciano in mente: quale sarà il messaggio di ringraziamento per l’impegno profuso dai religiosi, quale riconoscimento per i sacrifici affrontati e come verranno evocati i ricordi di una storia lunga e fruttuosa come quella curata dai Passionisti negli anni? Questo incontro avrà una connotazione altamente simbolica e celebrativa, sottolineando l’importanza del legame tra i Passionisti e la comunità locale.

La transizione del servizio pastorale

I nuovi responsabili del santuario

A partire dal 30 settembre 2024, la gestione spirituale del Santuario della Civita sarà affidata a don Adriano Di Gesù e don Massimo Girondino, i quali saranno rispettivamente il Rettore e il Vicario. Entrambi i sacerdoti hanno già una consolidata esperienza nella cura pastorale e il loro nuovo incarico rappresenta un’importante continuità nella missione del santuario, che continuerà a essere un punto di riferimento per i devoti.

L’impatto di quattro decenni di servizio

Nel corso degli ultimi quarant’anni, circa un centinaio di Passionisti hanno dedicato il proprio ministero al santuario, contribuendo alla sua vitalità spirituale attraverso innumerevoli iniziative. Padre Rungi sottolinea come il Santuario della Civita non sia soltanto un luogo di preghiera, ma anche di solitudine e contemplazione, un rifugio per chi cerca un contatto con il divino. Questi aspetti hanno favorito una crescente partecipazione da parte dei devoti, dimostrando l’efficacia della collaborazione tra i Passionisti e la diocesi.

Il futuro del santuario e della comunità

Dove si dirige la comunità passionista

La partenza dei Passionisti dal Santuario della Civita segna una fase di transizione. La comunità ecclesiale si prepara a continuare l’opera pastorale e a sostenere la vitalità spirituale del luogo. Tuttavia, la tematica della carenza vocazionale rimane una delle questioni più critiche. La salute precaria e l’età avanzata dei religiosi hanno giocato un ruolo significativo nella decisione di abbandonare il santuario, evidenziando la necessità di riflessioni profonde sulla sostenibilità futura delle comunità religiose.

L’importanza della diaconia

Nonostante le sfide, la speranza è riposta nella capacità del nuovo personale di mantenere vivo il legame con i fedeli e di garantire un pastorato attivo e coinvolgente. Il Santuario della Civita continuerà a essere un faro di fede e tradizione, un luogo in cui le nuove generazioni potranno scoprire e approfondire la loro spiritualità, grazie all’impegno di tutti coloro che vi parteciperanno, sia religiosi che laici.

Ultimo aggiornamento il 22 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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