Allargamento dell'UE: Kobilius propone l'adesione graduale di nuovi Stati membri nei prossimi cinque anni

Allargamento dell’UE: Kobilius propone l’adesione graduale di nuovi Stati membri nei prossimi cinque anni

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Allargamento dell'UE: Kobilius propone l'adesione graduale di nuovi Stati membri nei prossimi cinque anni - Gaeta.it

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La questione dell’allargamento dell’Unione Europea torna al centro del dibattito politico, con il nuovo commissario lituano, Andrius Kubilius, che sottolinea l’importanza di dare priorità all’adesione di nuovi Paesi nei prossimi cinque anni. La proposta del commissario si configura come una risposta alle sfide geopolitiche attuali, in particolare la guerra in Ucraina, che potrebbe aprire la strada a un incremento significativo dei membri dell’Unione.

La visione strategica di Kubilius sull’allargamento

Un’opportunità geopolitica

In un’intervista a Euronews, Andrius Kubilius ha delineato la necessità di tornare a una politica di allargamento simile a quella dei primi anni 2000, periodo in cui dieci nuovi Stati membri si unirono all’UE contemporaneamente. Secondo Kubilius, la situazione attuale offre un’opportunità geopolitica strategica, specialmente alla luce delle tensioni con la Russia e della richiesta di adesione da parte di Paesi come Ucraina, Moldova e Serbia. La sua proposta prevede un processo di adesione graduale che potrebbe iniziare per le nazioni più piccole, seguito da una serie di passaggi che potrebbero condurre anche a un eventuale ingresso dell’Ucraina.

La necessità di una nuova filosofia di allargamento

Kubilius ha sottolineato che il rinnovato focus sull’allargamento dell’UE non solo influenzerebbe il futuro politico ed economico dell’Unione, ma potrebbe anche stabilire un modello per una cooperazione più solida con i Paesi dell’Est europeo. Afferma che “il successo dell’adesione di nuovi Paesi dipende dalle riforme interne che questi dovranno intraprendere”, con l’UE che dovrà stabilire meccanismi di supporto per facilitare tali cambiamenti.

Inoltre, il commissario lituano ha indicato che l’inclusione dei nuovi membri potrebbe influenzare le scelte politiche dell’Unione per i prossimi 50 anni, richiamando quindi l’importanza di un approccio metodico e ponderato all’allargamento. Le esperienze passate, come la crescente relazione della Lituania con Bruxelles, forniscono a Kubilius una prospettiva unica sull’importanza della stabilità e del progresso per i nuovi membri.

La proposta di integrazione progressiva

Un nuovo modello di adesione

Kubilius ha illustrato un’idea innovativa per facilitare l’ingresso di nuovi membri: l’adesione al mercato unico prima della piena integrazione nell’Unione Europea. Questo processo, definito “integrazione progressiva”, consentirebbe ai Paesi candidati di iniziare a beneficiare dei vantaggi economici dell’UE, mentre continuano a lavorare sulle riforme richieste per l’adesione completa. Questa strategia rappresenterebbe un punto di partenza più graduale, sollevando in tal modo le aspettative per i Paesi come l’Ucraina, che si trovano a una fase cruciale della loro storia.

Kubilius ha enfatizzato l’importanza delle riforme interne per Kiev: “Kiev deve compiere tutte le sue riforme e noi dobbiamo assisterla nelle modalità di attuazione”. Inoltre, ha aggiunto che “è fondamentale per l’Unione Europea mantenere la flessibilità per adattarsi alle esigenze dei diversi Paesi ed evitare l’errore di una pervicace applicazione di standard rigidi e uniformi per tutti i candidati.”

Riflessioni sul recente passato

L’attuale contesto politico, con la guerra in Ucraina e la crescente instabilità nel settore, ha riportato l’allargamento dell’UE all’attenzione del dibattito pubblico, dopo che era stato relegato a margini di discussione per anni. Il precedente presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, aveva già dichiarato che “non ci sarebbero stati nuovi membri durante il suo mandato”, ma la situazione attuale ha dimostrato che si devono rivedere queste affermazioni.

L’invasione russa dell’Ucraina inoltre ha messo in evidenza l’importanza di garantire la sicurezza dei Paesi membri dell’Unione, creando un contesto favorevole per avanzare verso il rafforzamento dell’alleanza attraverso l’allargamento. “La guerra ha alimentato il desiderio di molti Stati dell’area di accedere a un’alleanza che possa garantire stabilità e crescita.”

Le sfide derivanti dalla geopolitica attuale

La Cina e le relazioni internazionali complesse

Andrius Kubilius ha messo in evidenza anche le sfide legate alle relazioni dell’Unione Europea con potenze non democratiche, come la Cina. Nel 2021, la Lituania ha subito un embargo commerciale da parte di Pechino a seguito di tensioni diplomatiche relative al riconoscimento di Taiwan. Questo ha sollevato interrogativi sulla necessità di stabilire un approccio più rigoroso nei confronti degli scambi commerciali e delle relazioni con Paesi che non rispettano i valori democratici.

Kubilius avverte che se non si gestiscono con attenzione le relazioni economiche con entità come la Cina, rischiamo di trovarci in situazioni di coercizione simili a quelle vissute con la Russia e Bielorussia. La questione della sicurezza, quindi, diventa fondamentale in questo contesto, richiedendo un intervento concertato da parte dell’Unione Europea e un’analisi critica delle relazioni internazionali.

La posizione della Lituania nell’UE

Kubilius, che ha già ricoperto la carica di primo ministro in Lituania, ha espresso preoccupazione per l’atteggiamento dell’Europa riguardo alla sicurezza collettiva e ai conflitti geopolitici. La necessità di un’iniziativa più unitaria è imperativa, soprattutto per le nazioni dell’Europa orientale, che si trovano esposte a pressioni esterne. Le dinamiche tra l’UE, la Russia e la Cina stanno diventando sempre più complesse, sottolineando la necessità di una strategia coesa per garantire non solo l’integrazione di nuovi membri, ma anche la stabilità interna all’Unione.

Proiezioni per il futuro: l’assegnazione dei ruoli nella Commissione Europea

La nomina del commissario lituano

Kubilius è stato recentemente nominato come commissario lituano, un ruolo che, inizialmente, sembrava destinato al ministro degli Esteri Gabrielius Landsbergis. La decisione finale è stata influenzata da dinamiche politiche interne e ha sottolineato l’importanza dell’equilibrio di genere. Tuttavia, Kubilius ha riconosciuto che il suo governo potrebbe avere preferenze diverse nella scelta degli incarichi all’interno della Commissione.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, dovrà ora assegnare i vari incarichi ai 27 commissari, e sta già promettendo un nuovo approccio alla difesa, in risposta alle sfide di sicurezza. Tuttavia, si generano interrogativi su come l’allargamento dell’Unione possa diventare parte dell’agenda principale della Commissione, visto che molti Paesi aspettano con interesse di entrare a far parte della comunità.

Le aspettative verso il Parlamento Europeo

Inoltre, la questione dell’equilibrio di genere potrebbe influenzare il dibattito durante le audizioni e il voto di approvazione della Commissione. Kubilius ha dichiarato che, sebbene il bilanciamento tra i generi sia essenziale, è fondamentale valutare anche l’esperienza e le competenze. Resta da vedere quale direzione prenderanno le votazioni, lasciando Kubilius con l’interrogativo sul tipo di decisioni che verranno prese durante questo processo democratico.

Il futuro del processo di allargamento dell’UE, insieme all’assegnazione strategica degli incarichi nella Commissione, rappresenta una fase cruciale per il destino dell’Unione Europea nei prossimi anni.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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