Recillo è stata teatro di un’allarme ieri mattina a causa di una morìa improvvisa di piccoli pesci, attribuita ad un’ipossia nelle acque locali. In seguito a un calo delle concentrazioni di ossigeno dovuto alle temperature elevate degli ultimi giorni, i pesci sono rimasti intrappolati in un canale senza sbocco, subendo un grave stress che ha portato alla loro morte. Le autorità locali hanno confermato che non vi è stata alcuna presenza di inquinamento ambientale.
L’incidente e le cause
Il problema è stato scoperto durante la mattinata, quando immagini di pesciolini morti nel canale hanno cominciato a circolare sui dispositivi mobili. Si trattava principalmente di avannotti e piccoli esemplari ittici, bloccati in uno stagno privo di flusso d’acqua a causa della siccità, con conseguente assenza di contatto con il mare. Questa condizione di limite tra acque marine e dolci ha esposto i pesci al forte calore, contribuendo all’ipossia che ne ha determinato il decesso.
Intervento delle autorità
Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti i carabinieri di Scauri insieme alla Compagnia di Formia, sotto la guida del tenente Alessandro Tolo, oltre al delegato di spiaggia della Capitaneria di Porto di Scauri Antonio Federico e ai responsabili dell’ufficio ambiente del Comune di Minturno. Sono stati eseguiti prelievi per indagare sulla situazione, confermando in seguito che la causa della morte dei pesci è da attribuirsi all’ipossia.
Risoluzione e conseguenze
Le autorità comunali di Minturno si sono incaricate della rimozione delle carcasse dei pesci morti, risolvendo la questione in breve tempo. L’identificazione della causa come ipossia ha rassicurato sia i residenti che i visitatori della zona balneare, garantendo che non vi fosse alcun pericolo di inquinamento ambientale. Tale soluzione ha evitato ripercussioni negative sul turismo estivo, permettendo alla situazione di rientrare nella normalità.