In un episodio di preoccupante illegalità, un detenuto del carcere minorile di Catanzaro è stato sorpreso mentre utilizzava un micro telefono cellulare per comunicare con l’esterno. Questo evento, reso noto da Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, insieme a Francesco Ciccone, segretario regionale, evidenzia un problema che sembra ripetersi più volte all’interno dell’istituto penitenziario.
Situazione attuale e sovraffollamento
Nel carcere di Catanzaro attualmente si trovano 33 detenuti, con una capienza massima di 35. Questa situazione lascia poco spazio per eventuali nuovi ingressi, ma il dato più allarmante è che oltre il 75% dei ragazzi reclusi proviene da altre regioni, portando a frequenti trasferimenti per gestire la sovrappopolazione. Questa carenza di stabilità è motivo di preoccupazione, poiché non solo contagia la routine quotidiana ma complica anche la gestione dei detenuti.
Cerimonie di osservazione e controllo sono spesso interrotte dalla necessità di effettuare traduzioni di detenuti, operazione che assorbe risorse e personale già limitati. Le condizioni del personale di polizia del carcere lasciano molto a desiderare: al momento, gli agenti hanno lavorato ininterrottamente per 22 ore. Con una forza lavoro composta da 40 membri, il personale di sicurezza è sotto organico rispetto ai 51 agenti previsti, costringendo i colleghi a lavorare senza sosta.
Condizioni lavorative del personale
I rappresentanti sindacali mettono in luce la pressione e il carico di lavoro a cui il personale è sottoposto. La scarsità di agenti causa un aumento dei turni di lavoro e rende difficile per i membri della polizia penitenziaria prendere delle pause. Alcuni di loro non riescono a beneficiare di periodi di riposo per 20 giorni consecutivi, e spesso riceveranno la chiamata ad interrompere il proprio tempo di vacanza o ferie a causa dell’emergenza in corso.
Le circostanze per il personale di sorveglianza sono complicate anche dalla presenza di detenuti con disturbi psichiatrici. Molti di questi ragazzi necessitano di ricoveri in ospedale in regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio, spesso lontano dalla provincia. Il personale già ridotto fatica a garantire la sicurezza e il supporto necessari a questi detenuti, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
La questione della salute mentale
I detenuti che presentano problematiche psichiatriche costituiscono una porzione significativa della popolazione carceraria a Catanzaro. L’insufficienza di strutture e risorse disponibili per la salute mentale influisce sul modo in cui i detenuti vengono trattati e seguiti. Questo fenomeno richiede un monitoraggio attento e un intervento tempestivo, ma spesso i trasferimenti in ospedale diventano la soluzione più praticabile.
Le detenzioni in queste condizioni aggrovigliano il già fragile stato mentale di questi giovani, aggiungendo complessità al lavoro del personale e alla vita all’interno del penitenziario. Le autorità congiuntamente ai sindacati stanno esprimendo necessità di interventi per affrontare questa emergenza, evidenziando come si renda necessario un intervento sulle politiche di gestione e assistenza dei detenuti.
Preoccupazioni future
La scoperta del cellulare nel carcere minorile di Catanzaro non è solo un singolo caso isolato, ma fa parte di un fenomeno più ampio e preoccupante. Le difficoltà operative e le condizioni di vita all’interno dell’istituto richiedono una riflessione profonda su come vengono gestite le misure di sicurezza e la protezione dei minori. Risolvere questo problema non è solo una questione di evitare situazioni illecite, ma riguarda anche il benessere e la salute mentale degli stessi detenuti e del personale.
Le evidenze consegnate dai sindacati e le dichiarazioni di varia natura pongono il tema della riforma del sistema penitenziario sotto un riflettore sempre più luminoso. È evidente che la mancanza di risorse e l’attuale organizzazione non riescono a garantire un ambiente sicuro né per i detenuti né per gli agenti, rendendo necessaria una riflessione robusta sulle azioni da intraprendere per migliorare il sistema.
Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2024 da Elisabetta Cina