Il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti tra gli adolescenti sta destando preoccupazione in Italia, con un focus particolare sul Fentanyl, un oppioide sintetico che sta guadagnando terreno anche nel nostro paese. Il professor Matteo Bassetti, esperto di malattie infettive all’Università di Genova, lancia un monito sui pericoli associati a questa sostanza, che negli Stati Uniti ha già causato un numero significativo di decessi.
La denuncia di Matteo Bassetti
Matteo Bassetti non è nuovo a discussioni sulla salute pubblica. Il professore, attraverso i suoi canali social, ha recentemente sollevato un allarme riguardo l’aumento del consumo di droghe tra i giovani. Sottolinea come il Fentanyl, ricercato per il suo costo contenuto, rappresenti una seria minaccia. Secondo Bassetti, “il Fentanyl è estremamente potente e facile da reperire”, spesso miscelato con altre sostanze, il che aumenta il rischio di overdose fatale. La situazione è allarmante, con dati che rivelano 73mila morti negli Stati Uniti e 140 decessi già segnalati in Italia attribuiti a questo oppioide.
La diffusione del Fentanyl tra i giovani è particolarmente inquietante. Questo farmaco, in genere prescritto per il trattamento del dolore severo, viene sempre più spesso abusato dai giovani. Bassetti invita le famiglie e le istituzioni a prestare attenzione a questo fenomeno e a promuovere la consapevolezza riguardo ai rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti.
Approfondimento sul Fentanyl
Il Fentanyl è un farmaco che appartiene alla classe degli oppioidi, utilizzato in origine per il trattamento del dolore intenso, in particolare dopo interventi chirurgici o per malattie gravi. Questa sostanza è nota per la sua potenza, essendo “100 volte più potente della morfina e 50 volte più potente dell’eroina”, come segnalato dalla Drug Enforcement Administration . Tra gli effetti collaterali più gravi c’è la depressione respiratoria, una delle principali cause di morte per sovradosaggio.
Il Fentanyl può presentarsi in varie forme: cerotti, fiale, compresse e iniezione endovenosa. Sebbene sia legale solo su prescrizione, esiste un mercato illegalmente fiorente, soprattutto nel dark web e nel deep web, dove la sostanza è facilmente reperibile e spesso venduta a prezzi abbordabili.
La facile accessibilità e la grave potenza di questa sostanza si traducono in un elevato rischio di dipendenza e tolleranza sin dai primi utilizzi. Questa combinazione la rende particolarmente pericolosa, specialmente per gli adolescenti che potrebbero non essere consapevoli delle conseguenze devastanti che il Fentanyl può avere sulla loro vita.
Il caso di Nora: un tragico esempio di overdose
Il professore Bassetti cita un caso specifico per mettere in risalto l’emergenza delle overdose tra i giovani. La storia di Nora, una ragazza di 15 anni, rappresenta una testimonianza tragica e diretta dell’impatto del Fentanyl. Nora è stata trovata priva di vita il 27 gennaio in una casa Ater abbandonata a San Bonifacio, in provincia di Verona. Non sono stati rinvenuti segni di violenza sul suo corpo, e le indagini preliminari suggeriscono un decesso per overdose, in attesa di conferme dai test tossicologici.
Attualmente, un uomo è indagato per la morte della ragazza, accusato di averle fornito la dose letale. Questo caso evidenzia le conseguenze mortali dell’abuso di sostanze e la vulnerabilità degli adolescenti rispetto a tali rischi. La comunità è chiamata a riflettere e agire per contrastare questa spirale di consumo di sostanze pericolose. La storia di Nora non è un caso isolato, ma purtroppo rappresenta una tendenza che richiede un’attenzione costante da parte della società e delle autorità .
Ultimo aggiornamento il 7 Febbraio 2025 da Marco Mintillo