Allerta: il ghiacciaio della Marmolada a rischio estinzione entro il 2040

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Allerta: il ghiacciaio della Marmolada a rischio estinzione entro il 2040 - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La calotta bianca della Marmolada, il ghiacciaio più esteso delle Dolomiti, è al centro di un allarmante dibattito scientifico riguardo al suo futuro. Secondo recenti studi, entro il 2040 il ghiacciaio potrebbe scomparire completamente a causa di uno scioglimento senza precedenti. Questo fenomeno, che ha già causato la riduzione della superficie e dello spessore del ghiacciaio negli ultimi anni, solleva interrogativi importanti non solo per l'ambiente, ma anche per la cultura e l’economia delle zone circostanti.

L'analisi del ghiacciaio: dati sconfortanti

Tasso di scioglimento e superficie scomparsa

Nel corso degli ultimi cinque anni, il ghiacciaio della Marmolada ha subito una perdita drammatica, con un rischio di scioglimento che si stima tra i 7 e i 10 centimetri di spessore al giorno. Questo fenomeno ha portato alla scomparsa di circa 70 ettari della sua superficie, un’area equivalente a ben 98 campi da calcio. I dati raccolti dai ricercatori forniscono un quadro chiaro e preoccupante, evidenziando come il ghiacciaio stia perdendo consistenza in modo accelerato, compromettendo non solo il suo ecosistema, ma anche le attività locali legate al turismo e alla natura.

Uno storico di arretramento inarrestabile

Dal 1888, anno di inizio delle misurazioni scientifiche, il ghiacciaio ha subito un arretramento di ben 1.200 metri. Gli esperti segnalano che la quota della fronte del ghiacciaio ha raggiunto i 3.500 metri, il che costituisce un indicatore del cambiamento climatico che sta avendo un impatto diretto sulle regioni montuose. Le medie storiche comparate con i dati attuali mostrano chiaramente che il tasso di riduzione della calotta è aumentato in modo vertiginoso negli ultimi decenni.

La “Carovana dei ghiacciai”: un'iniziativa ambientale per la salvaguardia

La campagna di sensibilizzazione

La “Carovana dei ghiacciai” è un progetto promosso da Legambiente, Cipra e dal Comitato Glaciologico Italiano, volto a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni riguardo ai cambiamenti climatici e alla loro incidenza sui ghiacciai. Attraverso eventi e campagne informative, l'iniziativa mira a portare alla luce l'importanza della tutela degli ecosistemi alpini e a mobilitare la società civile per la causa ambientale. Con l’emergere di dati sempre più allarmanti, l'incontro tra scienza, ecologia e attivismo sociale diventa cruciale.

Scopi e obiettivi futuri

Software avanzati e misurazioni strumentali sono utilizzati per monitorare costantemente i ghiacciai, puntando a ottenere un quadro chiaro della situazione attuale. In particolare, gli obiettivi a lungo termine comprendono l'implementazione di strategie di adattamento alle nuove condizioni climatiche e l'incentivazione di iniziative per ridurre le emissioni di CO2, premiando anche le buone pratiche di sostenibilità. L'auspicio è quello di riuscire a invertire almeno in parte questa tendenza negativa, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio naturalistico, culturale ed economico delle Dolomiti.

L'impatto socio-economico della perdita del ghiacciaio

Ripercussioni sul turismo e sull'economia locale

La scomparsa del ghiacciaio della Marmolada non ha solo un impatto ambientale, ma incide pesantemente anche sul turismo, una delle principali fonti di reddito per la regione. La calotta glaciale, famosa per le sue escursioni e attività sportive, attrae ogni anno migliaia di visitatori che contribuiscono all'economia locale. La diminuzione della neve e dei ghiacci potrebbe portare a una riduzione del numero di turisti, con conseguenti effetti negativi per ristoranti, alberghi e altri servizi legati al turismo.

La necessità di strategie di adattamento

Le autorità locali, insieme agli esperti, sono chiamate a sviluppare strategie di adattamento che possano mitigare l’impatto della riduzione del ghiacciaio. La diversificazione dell’offerta turistica, puntando su attività meno dipendenti dallo sci e dalla neve, può diventare cruciale. Inoltre, è importante investire in progetti di sensibilizzazione che mettano in luce la bellezza della montagna, anche nelle sue forme non stagionali.

La calotta bianca della Marmolada rappresenta non solo un patrimonio naturale inestimabile, ma anche un simbolo della bellezza e della fragilità dell'ambiente alpino. Preservare questo ecosistema è ora più che mai un imperativo urgente per tutti.

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2 comments
  1. Buongiorno, a me risulta che la cima più alta della marmolada è di m.3.334, mi chiedo come possa la fronte del Ghiacciaio possa essere arretrata fino ai 3500 mt.

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