Nel corso delle prossime ore, l’Alto Adige si prepara a fronteggiare un’ondata di maltempo, con annunciati temporali e precipitazioni significative. Le autorità hanno emesso un bollettino di allerta che prevede uno stato di emergenza giallo per martedì e arancione per mercoledì. Queste informazioni, condivise dal direttore dell’Ufficio Centro funzionale provinciale, Willigis Gallmetzer, mirano a garantire la sicurezza della comunità e la prontezza delle istituzioni nella gestione di eventuali criticità.
Dettagli dell’allerta meteorologica
L’allerta emessa per l’Alto Adige si distingue in due fasi, evidenziando la grave situazione in arrivo. Martedì sarà caratterizzato da un allerta giallo, mentre mercoledì si passerà a un livello arancione che indica una situazione più complessa. Nell’ambito della recente Conferenza di valutazione tenutasi presso l’Agenzia di Protezione Civile, si è deciso di innalzare lo stato di protezione civile da Zero-Normale ad Allarme Alfa. Questo cambio serve a sensibilizzare e informare sia le autorità sia la popolazione riguardo ai potenziali pericoli riguardanti il maltempo imminente. Il direttore dell’Agenzia, Klaus Unterweger, ha confermato la necessità di garantire un’informazione tempestiva.
Il meteorologo Günther Geier ha fornito indicazioni allarmanti su quantità di pioggia attese. Si prevede che nel corso della notte martedì-mercoledì le precipitazioni possano variare tra i 30 e i 60 millimetri, con situazioni particolarmente critiche nei versanti meridionali di Ultimo, Val Passiria, Racines, Ridanna, Bassa Atesina e Dolomiti di Sesto. Queste stime ampliano la preoccupazione per i potenziali effetti dannosi a seguito delle piogge abbondanti.
Rischio idrogeologico e conseguenze attese
Con l’avvicinarsi del maltempo, anche il rischio idrogeologico aumenta considerevolmente. Stefan Ghetta, dell’Ufficio Idrologia e dighe, ha messo in guardia sulla previsione di un aumento dei livelli d’acqua nei fiumi principali e nei loro affluenti. Già nella notte tra martedì e mercoledì, si attendono picchi d’acqua soprattutto nelle prime ore del mattino, durante i quali i fiumi Isarco, a Bressanone e Chiusa, e l’Adige, in Bassa Atesina, potrebbero raggiungere livelli d’allerta, con possibilità di superarli, sollevando preoccupazioni circa l’incolumità delle zone limitrofe e la vulnerabilità del territorio.
La situazione idrogeologica preannuncia momenti critici, e le autorità competenti stanno predisponendo misure di sicurezza e interventi rapidi per limitare i danni. La preparazione è fondamentale in una situazione che comporta rischi rilevanti e la prontezza delle opportune risorse sarà fondamentale.
Preparativi delle autorità locali
Di fronte all’emergenza prevista, le autorità provinciali hanno avviato tempestive azioni di preparazione, con l’Ufficio strade della Provincia e l’Ufficio Sistemazione bacini montani pronti a mobilitare il personale necessario in caso di necessità. La geologa Claudia Strada, che opera presso l’Ufficio Geologia e prove materiali, ha sottolineato che il terreno, una volta saturato dalle precipitazioni, potrebbe provocare frane nei giorni successivi all’evento meteorologico. Pertanto, la sorveglianza dei territori suscettibili a tali fenomeni è di vitale importanza.
I funzionari pubblici stanno monitorando attentamente la situazione nelle diverse aree dell’Alto Adige, preparando squadre di emergenza e valutando l’implementazione di misure per garantire la sicurezza dei cittadini. La comunicazione continua tra le varie istituzioni e la popolazione risulta fondamentale in questo contesto di potenziale crisi idrogeologica, onde assicurare informazioni tempestive e ridurre i rischi per la comunità locale.
Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Marco Mintillo