Allerta per l'abbattimento di pini e lecci a Villa Pamphilj: il comitato chiede interventi immediati

Allerta per l’abbattimento di pini e lecci a Villa Pamphilj: il comitato chiede interventi immediati

Il comitato per la Tutela dei grandi alberi di Villa Pamphilj chiede la sospensione dell’abbattimento di 43 pini e 34 lecci, sostenendo l’efficacia delle recenti cure fitosanitarie.
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Allerta per l'abbattimento di pini e lecci a Villa Pamphilj: il comitato chiede interventi immediati - Gaeta.it

Nella storica Villa Pamphilj, un acceso dibattito si è acceso intorno alla decisione di abbattere 43 pini domestici e 34 lecci. Gli abitanti del quartiere, uniti nel comitato per la Tutela dei grandi alberi , hanno lanciato un appello alle autorità competenti, sollecitando la sospensione immediata delle operazioni. Il comitato sostiene che le cure adottate per combattere i parassiti stiano già mostrando risultati promettenti, rendendo necessaria una revisione del progetto di abbattimento.

La richiesta di sospensione degli abbattimenti

Il Tam ha indirizzato una diffida alla Soprintendenza archeologica Belle arti e paesaggio, ai vari uffici comunali e addirittura a enti di maggiore rilevanza, come il ministero della Giustizia. Il contenuto dell’istanza è chiaro: gli abbattimenti andrebbero fermati per prevenire danni irreparabili all’ecosistema locale. Già il 27 gennaio, il comitato aveva evidenziato l’urgenza della questione, sottolineando la necessità di preservare il patrimonio naturale, storico e culturale della villa.

Nella comunicazione si fa riferimento alla manutenzione straordinaria dei viali interni, dove si prevedono cambiamenti significativi. La contestazione principale verte sull’inutilità dell’abbattimento, dato che gli alberi sono stati sottoposti a endoterapia, un trattamento contro gli insetti nocivi che ha già dato buoni risultati.

I luoghi interessati e gli impatti dell’abbattimento

Il progetto contestato coinvolge viali ben noti, come il viale del Casino Algardi e il viale Monumento ai Caduti francesi, oltre ad altre aree come il piazzale Ragazzi del 1849 e la pineta storica. Il comitato fa notare che, nonostante la perdita di circa 50 piante dal 2022, le recenti endoterapie hanno restituito vitalità a molti esemplari. Le evidenze documentate mostrano la ripresa delle piante, che ora presentano chiome rigogliose e in salute.

Secondo le affermazioni di Maria Francesca Curatola, presidente del Tam, continuare con gli abbattimenti rappresenterebbe un danno significativo non solo per quanto riguarda la biodiversità locale, ma anche per l’estetica e la storia del parco. La lettera, inviata anche a stazioni dei carabinieri locali, sottolinea che è fondamentale riesaminare la situazione vegetativa con una nuova valutazione.

Normativa e procedure di abbattimento

La questione si complica ulteriormente anche per le normative vigenti, che richiedono una valutazione accurata prima di procedere con operazioni di abbattimento. Ogni qualvolta si renda necessario rimuovere un albero, è obbligatorio innanzitutto accertarsi delle sue condizioni fitosanitarie e considerare soluzioni alternative. Tale procedura si allinea alle più recenti indicazioni della giurisprudenza amministrativa, che tende a proteggere il patrimonio arboreo.

Le leggi attuali non solo esortano a riflettere su misure alternative, ma sottolineano anche la responsabilità delle autorità nel preservare l’ambiente. Quindi, il Tam continua a chiedere un riesame serio della situazione, auspicando che vengano attuati ulteriori cicli di endoterapia e interventi mirati per salvaguardare la vegetazione.

La mobilitazione del comitato e le richieste di intervento da parte della comunità sono indicative di un crescente interesse verso la conservazione del patrimonio ambientale e paesaggistico, spesso minacciato da decisioni rapide e poco ponderate. In questo contesto, Villa Pamphilj diventa simbolo di una battaglia più ampia per la tutela dell’ambiente urbano.

Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Donatella Ercolano

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