Allerta sanitaria in Viterbo: scoperti casi di scrapie negli allevamenti ovini

Allerta sanitaria in Viterbo: scoperti casi di scrapie negli allevamenti ovini

Casi di scrapie negli allevamenti ovini del Viterbese hanno portato a misure di contenimento e risarcimenti per gli allevatori, mentre le autorità rassicurano sulla sicurezza della carne ovina per i consumatori.
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Allerta sanitaria in Viterbo: scoperti casi di scrapie negli allevamenti ovini - Gaeta.it

La situazione sanitaria nel Viterbese ha attirato l’attenzione a causa di alcuni casi di scrapie rilevati in due allevamenti di pecore. Questo fenomeno ha riportato l’attenzione sulla malattia, un’encefalopatia spongiforme che affligge gli ovini e, sebbene sembri inquietante, non è stata dimostrata alcuna trasmissibilità all’essere umano. La Asl ha reagito prontamente, attuando misure di contenimento e risarcimento per le aziende coinvolte.

Casi di scrapie negli allevamenti ovini

Nell’ultimo periodo, due allevamenti nel viterbese sono stati colpiti da casi di scrapie, una malattia cerebrale degenerativa che colpisce le pecore. Questo tipo di encefalopatia spongiforme è conosciuto colloquialmente come la “mucca pazza delle pecore”, un termine che evoca preoccupazioni nella popolazione, nonostante le rassicurazioni degli esperti.

I controlli svolti dalla Asl veterinaria hanno rivelato la presenza di 207 capi infetti in un allevamento di Civita Castellana, mentre in un secondo allevamento di Castel Sant’Elia sono stati riscontrati 81 casi. A seguito di questi risultati, si è proceduto all’abbattimento degli animali affetti, un’azione necessaria per arginare la diffusione della malattia e proteggere la salute del settore zootecnico locale.

Misure di risarcimento per le aziende agricole

La Asl viterbese non ha solo agito in modo reattivo, ma ha anche messo in atto misure di supporto per compensare le perdite economiche subite dagli allevatori. È stato stabilito un risarcimento monetario che prevede indennità di 26mila euro per l’azienda di Civita Castellana e poco più di 11mila euro per quella di Castel Sant’Elia. Queste indennità mirano non solo a compensare il valore degli animali abbattuti, ma anche a sostenere gli allevatori nelle spese correnti e nelle difficoltà derivanti dalla perdita dei capi.

L’opinione pubblica, sebbene allarmata, ha ricevuto aggiornamenti rassicuranti dagli organi di controllo che hanno sottolineato come la scrapie non rappresenti un rischio per la salute umana. Gli esperti ricordano che non esiste evidenza che colleghi la malattia negli ovini con patologie analoghe negli esseri umani, tranquillizzando i consumatori sulla sicurezza delle carni ovine.

Rassicurazioni e controlli futuri

A fronte di questa emergenza, la Asl ha incrementato le misure di monitoraggio nella zona per prevenire il diffondersi di ulteriori focolai di scrapie. Gli allevatori sono stati invitati a segnalare eventuali sintomi o anomalie nei propri animali, favorendo una sorveglianza attiva e tempestiva.

I controlli veterinari dovrebbero adesso intensificarsi, garantendo così una filiera sicura e priva di rischi per la salute del bestiame e assicurando ai consumatori che i prodotti ovini continuano a rispettare gli standard di sicurezza. Le autorità sanitarie continuano a lavorare per fornire assistenza e formazione agli allevatori, promuovendo la consapevolezza e la preparazione alla gestione di situazioni critiche.

La situazione attuale, dunque, mette in luce l’importanza della vigilanza e della risposta tempestiva, elementi fondamentali per garantire la salute pubblica e la sicurezza alimentare nel territorio viterbese.

Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Sara Gatti

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