Allerta sprechi idrici in Liguria: il 40% dell'acqua potabile dispersa, interventi necessari

Allerta sprechi idrici in Liguria: il 40% dell’acqua potabile dispersa, interventi necessari

La Liguria affronta una grave dispersione dell’acqua potabile, con oltre il 56% di sprechi nella provincia della Spezia. La Giunta Bucci pianifica interventi urgenti per ridurre il problema.
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Allerta sprechi idrici in Liguria: il 40% dell'acqua potabile dispersa, interventi necessari - Gaeta.it

La Liguria si trova a fronteggiare una significativa sfida legata alla dispersione dell’acqua potabile. Dai dati emersi da un ordine del giorno recentemente approvato dal Consiglio regionale, è stato stimato che oltre un quarto dell’acqua disponibile va sprecata, con punte allarmanti nella provincia della Spezia. Questi dati allarmanti hanno spinto la Giunta Bucci a pianificare interventi volti a ridurre il problema, con un chiaro appello per l’implementazione di misure a livello nazionale.

La dispersione idrica nelle province liguri

Secondo il rapporto, la situazione varia significativamente tra le diverse province. La Spezia soffre la maggiore dispersione con il 56,4% dell’acqua potabile dispersa, seguita da Imperia, dove il 41,6% dell’acqua è sprecato. La provincia di Genova non è da meno, con un 35,2% di dispersione, mentre Savona chiude con un comunque preoccupante 34,8%. Questi numeri evidenziano l’urgenza di un piano d’azione per salvaguardare una risorsa così essenziale.

Il documento, sostenuto in particolare dal consigliere regionale Davide Natale del Partito Democratico, sottolinea anche le difficoltà che già si fanno sentire in estate, periodo durante il quale si registra un picco nella domanda di acqua. Questo costringe i vari sindaci ad adottare misure drastiche, a cominciare da limitazioni nell’uso di acqua potabile, rispetto alle linee guida stabilite dalla Regione. Il problema della gestione delle risorse idriche rimane quindi un tema caldo e urgente, richiedendo un’attenzione costante.

I costi dell’acqua in Liguria

Nel 2023, il costo medio di una bolletta per una famiglia di tre persone in Liguria ha raggiunto i 495 euro, un incremento del 4,2% rispetto all’anno precedente e un vero e proprio balzo del 37,9% in cinque anni. Questi dati sono superiori alla media nazionale, facendo ulteriormente emergere la necessità di interventi ristrutturali per contenere i costi per i cittadini.

Le modifiche richieste dal consigliere Rocco Invernizzi riguardo a un cronoprogramma tecnico ed economico-finanziario sono state accolte, indicando una concertazione nel voler improntare un approccio sistematico nella gestione della questione idrica. La questione non è di poco conto, poiché la gestione inefficace delle risorse idriche non incide solo sul bilancio dei cittadini, ma apre a problematiche ambientali e sociali più ampie.

Le misure da intraprendere

L’assessore regionale al Ciclo delle Acque, Luca Lombardi, ha annunciato che ogni anno verranno stanziate risorse adeguate dal Fondo strategico regionale. Questi fondi saranno diretti verso interventi specifici finalizzati alla riduzione della dispersione idrica, una delle principali cause del deficit nella disponibilità di acqua potabile in Liguria. Lombardi ha affermato che la corretta gestione delle risorse idriche è essenziale e non può più essere trascurata.

Il piano d’azione include l’implementazione di sistemi di monitoraggio per la rete idrica e campagne di sensibilizzazione per i cittadini. Ogni misura adottata dovrà essere orientata non solo a ridurre gli sprechi, ma anche a garantire il futuro approvvigionamento di acqua, incluso il coinvolgimento di fondi statali. La risposta del nostro territorio a questa problematica sarà cruciale per garantire un bene prezioso come l’acqua anche per le future generazioni, sottolineando l’importanza di una governance attenta e proattiva.

Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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