Il settore lattiero-caseario sta attraversando una fase di trasformazione significativa, che sfrutta l’innovazione tecnologica per ridurre l’impatto ambientale e migliorare il benessere animale. Grazie a iniziative pionieristiche come il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, alcuni allevamenti si stanno avvicinando a modelli sostenibili. In questo contesto, la cooperativa Pieve Ecoenergia nella provincia di Cremona emerge come esempio di efficienza e responsabilità ambientale, grazie all’applicazione di un impianto modernizzato in grado di monitorare le emissioni di CO2 e ottimizzare l’uso delle risorse.
Gestione delle risorse e impatto ambientale
La stalla 4.0 rappresenta un paradigma innovativo nel contesto della cooperazione lattiero-casearia. Qui, l’adozione di tecnologie avanzate consente un monitoraggio attento delle emissioni di anidride carbonica e una gestione efficiente delle risorse. L’allevamento è dotato di impianti per la produzione di biogas, che trasformano i rifiuti organici in energia elettrica utilizzabile, e di sistemi di teleriscaldamento e fotovoltaici. Questi elementi non solo riducono l’impronta di carbonio dell’agricoltura, ma favoriscono anche un utilizzo sostenibile degli effetti derivate dall’allevamento.
La cooperativa ha stabilito una collaborazione con il Politecnico di Milano, sviluppando un sistema di monitoraggio della carbon footprint del latte. Questo strumento consente di analizzare, su base giornaliera, le emissioni di CO2 generate dalla produzione di latte, mostrando che attualmente l’allevamento produce tra 0,5 e 0,7 kg di CO2 per ogni litro. Questo dato segna un miglioramento rispetto alla media nazionale di circa 1,37 kg di CO2 per chilogrammo di latte e riflette l’impegno dell’allevamento nel seguire un percorso di transizione ecologica.
Benessere animale e innovazione tecnologica
L’innovazione non si ferma al solo monitoraggio delle emissioni. Macchinari moderni, come robot di mungitura e alimentazione automatizzati, hanno rivoluzionato il modo di gestire gli animali. Questi sistemi non solo facilitano il lavoro degli operatori, riducendo la quantità di fatica fisica, ma migliorano anche il benessere degli animali. Studi dimostrano che bovini allevati in ambienti dotati di miglioramenti tecnologici e adeguato supporto tendono a essere più produttivi e, di conseguenza, emettono meno gas serra per unità prodotta.
I benefici estesi alla qualità del lavoro degli operatori sono un punto chiave. Con strumenti che sollevano il carico di lavoro manuale, vi è una migliore interazione tra uomo e animale, creando così un ambiente più sereno e produttivo. Gli operatori possono dedicarsi maggiormente alla salute e al monitoraggio degli animali, ottenendo una gestione più oculata e attenta delle necessità del bestiame.
L’obiettivo del latte carbon neutral
Un aspetto cruciale della missione della cooperativa Pieve Ecoenergia è il raggiungimento della carbon neutrality nella produzione di latte. Questo obiettivo ambizioso rappresenta un passo significativo verso un futuro sostenibile, dove il settore lattiero-caseario può operare con un impatto ambientale ridotto al minimo. La cooperativa sta lavorando per implementare ulteriori miglioramenti e monitoraggi che possano garantire un’end-to-end sostenibilità delle operazioni.
Nel processo di modernizzazione e innovazione, è fondamentale che il settore non solo contempli il benessere animale ma anche il valore nutrizionale e sociale dei prodotti lattiero-caseari. Creando un equilibrio tra la necessità di produzione e la salvaguardia dell’ambiente, modelli come quello di Pieve Ecoenergia possono servire da ispirazione per altri allevamenti e cooperative. L’obiettivo di un latte carbon neutral non è più una visione lontana, ma un traguardo raggiungibile con l’adozione di pratiche sostenibili e tecnologiche intelligenti.
Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2024 da Armando Proietti