Alpidio Balbo torna in Benin: un viaggio di solidarietà e incontro con la propria gente

Alpidio Balbo torna in Benin: un viaggio di solidarietà e incontro con la propria gente

Alpidio Balbo, fondatore del Gruppo Missionario “Un pozzo per la vita”, intraprende un viaggio in Benin per sostenere progetti di solidarietà e migliorare le condizioni di vita delle comunità locali.
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Alpidio Balbo torna in Benin: un viaggio di solidarietà e incontro con la propria gente - Gaeta.it

Il fondatore del Gruppo Missionario “Un pozzo per la vita” di Merano, Alpidio Balbo, si prepara per un nuovo viaggio in Benin, un paese che rappresenta per lui più di un semplice luogo. Con quasi 94 anni compiuti, Balbo continua a sentire una forte connessione con le sue origini e con i bambini che ha aiutato negli anni grazie al supporto di numerosi benefattori e istituzioni. Questo viaggio, previsto per sabato 11 gennaio, rappresenta un’ulteriore opportunità per Balbo di toccare con mano gli sviluppi delle opere realizzate e per ascoltare direttamente le storie delle persone del luogo.

L’importanza del viaggio in Africa

Per Alpidio Balbo, tornare in Africa è una questione di cuore. “È un regalo di Dio” definisce la sua missione, che va oltre l’idea di semplici visite. Balbo desidera comprendere le reali condizioni di vita della popolazione beninese, in un periodo segnato da crisi e conflitti che hanno impattato anche il continente africano. Il suo ultimo soggiorno in Benin risale al 2021, quando la pandemia di Covid-19 dominava le cronache e le vite di tutti. Ora, con un nuovo orizzonte, Balbo sente la necessità di interagire con i vescovi, missionari e la comunità locale, per ricevere un aggiornamento sull’attuale stato delle cose.

Il viaggio non è solo un’occasione di incontro, ma una missione per esplorare e promuovere la solidarietà. Balbo ricerca il contatto autentico con la gente, consapevole che l’ascolto è una forma di sostegno tanto quanto il supporto materiale. In un momento di difficoltà come quello attuale, la sua presenza rappresenta un gesto importante.

Punti salienti del programma di viaggio

Una volta atterrato a Cotonou, il programma di Alpidio Balbo prevede vari spostamenti e incontri in diverse località del Benin, tra cui Parakou, Bembereke, N’dali e Natitingou. Queste città sono state designate come centri focali delle opere del Gruppo Missionario Merano , che si è dedicato a progetti nel campo dell’educazione, salute e igiene nel corso degli anni.

Un evento chiave del viaggio sarà la visita al centro di formazione femminile delle Figlie del Cuore di Maria a Bohicon. Questo luogo ha un’importanza particolare per Balbo, poiché è qui che, nel marzo del 1971, un semplice gesto di consegnare una lettera a una missionaria ha dato inizio a una carriera di solidarietà che ha profondamente cambiato la sua vita. L’incontro con le storie di dolore e speranza in questo centro ha ispirato un movimento di bene che ha trovato la sua eco in tutta Italia.

Un impegno duraturo per la comunità

L’operato di Balbo e del suo gruppo missionario ha avuto un impatto significativo sul territorio beninese. Attraverso varie iniziative, il GMM ha contribuito all’implementazione di progetti volti a migliorare le condizioni di vita delle persone, in particolare dei più vulnerabili, come i bambini e le donne. L’educazione e la salute sono per Balbo due ambiti fondamentali per promuovere un futuro migliore.

La preparazione di questo viaggio è segnata dalla speranza di continuare a costruire ponti tra le culture, di sostenere comunità e di rendere visibili le sfide e le conquiste di un continente spesso dimenticato. Alpidio Balbo, con la sua determinazione e la sua attività instancabile, sottolinea come l’impegno umanitario possa fare la differenza, non solo per chi riceve aiuto, ma anche per chi decide di essere parte attiva di questa grande opera di amore e solidarietà.

Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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