Alta Val Venosta: sanzioni per un totale di 100mila euro a strutture per lavoro irregolare

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Alta Val Venosta: sanzioni per un totale di 100mila euro a strutture per lavoro irregolare - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Vigorose ispezioni da parte della Guardia di Finanza hanno portato alla luce pratiche di lavoro irregolare in diverse aziende dell'Alta Val Venosta. Gli accertamenti hanno evidenziato impieghi non regolari di lavoratori, con conseguenti sanzioni che superano i 100 mila euro. Questo articolo esplorerà le operazioni effettuate, le violazioni riscontrate e l'impatto di queste pratiche sul mercato del lavoro.

lavoro non regolare nell'hotel di alta val venosta

violazioni riscontrate

La Tenenza di Silandro ha condotto un'operazione incisiva che ha portato alla scoperta di un hotel situato nell'Alta Val Venosta, dedicato all'accoglienza turistica. Durante i controlli, sono stati identificati tre lavoratori impiegati "in nero" e numerosi altri, 27 per la precisione, che svolgevano un numero di ore superiore a quanto previsto dai contratti. Questi ultimi venivano retribuiti "fuori busta", ovvero non attraverso i normali canali di pagamento previsti dalla legge.

contabilità parallela e pagamento in contante

Le irregolarità non si fermano qui. È stata infatti rinvenuta una dettagliata contabilità parallela, custodita in un doppio fondo all'interno di una cassaforte. Questa contabilità includeva un importo in contante di 7 mila euro, presumibilmente destinato ai dipendenti in modo non conforme alle normative vigenti. Tali pratiche violano gravemente l'obbligo di tracciabilità dei pagamenti degli stipendi e il dovere di versare i contributi dovuti, generando una situazione di grave evasione fiscale e previdenziale.

irregolarità in un'azienda di consegne

scoperta delle irregolarità

Un'altra importante operazione ha coinvolto una ditta bolzanina impegnata nel settore delle consegne "porta a porta". Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno rivelato l'impiego di 16 lavoratori "in nero" e di ulteriori 15 in modalità irregolare. Le pratiche utilizzate da questa azienda per aggirare gli obblighi contribuitivi sono state varie e sofisticate.

stratagemmi per eludere gli obblighi

Tra i metodi adottati vi era la stipula di contratti part-time per dipendenti che, in realtà, lavoravano a tempo pieno. Inoltre, alcuni operai si sono visti riconoscere in busta paga permessi non retribuiti, pur dovendo comunque lavorare durante quelle fasce orarie. Non meno preoccupanti sono emerse le annotazioni di assenze fittizie. In altri casi, la documentazione ufficiale registrava solo una o due ore di lavoro giornaliere, mentre i dipendenti risultavano in realtà occupati nella consegna di un numero considerevole di pacchi, stimato fino a 100 durante le loro ore di lavoro.

lavoro sommerso e minorenni

controlli su adolescenti lavoratori

In seguito a controlli mirati, la Tenenza di Egna ha scoperto situazioni di lavoro irregolare riguardanti anche adolescenti. Due distinti interventi hanno portato alla luce la presenza di un minore in un bar-ristorante di Ora, assieme a cinque lavoratori impiegati "in nero". Contemporaneamente, in un'azienda agricola dedicata alla raccolta dell'uva, sono stati identificati ben 13 lavoratori, molti dei quali privi di una regolare assunzione, incluso un altro minore.

conseguenze per i datori di lavoro

In entrambi i casi, i datori di lavoro coinvolti sono stati segnalati all'Autorità Giudiziaria per l'impiego dei minori e sono stati sanzionati amministrativamente per un ammontare di oltre 40 mila euro. Questo colpisce fortemente la legalità e la necessaria protezione dei lavoratori più giovani, esposti a rischi significativi.

impatto delle ispezioni sulla provincia

risultati delle operazioni estive

L'azione coordinata della Guardia di Finanza ha portato a risultati significativi. Durante l'estate, sono stati identificati in totale 96 lavoratori in nero, tra cui 8 clandestini e 2 minorenni, oltre a 53 operai ritenuti irregolari. Inoltre, sono state denunciate 10 datori di lavoro per le loro pratiche illecite, contribuendo così a un quadro di maggiore trasparenza e legalità nel mercato del lavoro provinciale.

contrasto al lavoro irregolare

L’opera della Guardia di Finanza, sempre più attenta e incisiva, ha evidenziato l'importanza del contrasto al lavoro sommerso e irregolare in un periodo in cui la crescita economica e la sicurezza del lavoro sono fondamentali. L'obiettivo delle istituzioni è quello di tutelare non solo i diritti dei lavoratori ma anche la competitività delle aziende che operano nel rispetto delle norme.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Laura Rossi

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