Alta Velocità per le Marche: il dibattito tra Governo, Regione e comunali si intensifica

Tensioni nelle Marche sul progetto di Alta Velocità: l’assessore Baldelli difende il piano contro le critiche dell’ex sindaco Ricci, sottolineando l’importanza della cooperazione tra istituzioni locali e regionali.
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Alta Velocità per le Marche: il dibattito tra Governo, Regione e comunali si intensifica - Gaeta.it

Il progetto di Alta Velocità nelle Marche sta suscitando tensioni e divergenze tra le autorità locali e regionali. Mentre il Governo e la Regione si dichiarano uniti nel piano da attuare, l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, ora eurodeputato, sembra opporre una critica tanto accesa quanto controversa. Le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, chiariscono le posizioni in campo e il futuro della mobilità nell’area.

Le dichiarazioni di Francesco Baldelli

Francesco Baldelli ha risposto direttamente alle critiche mosse da Matteo Ricci, definendo il suo intervento come una mistificazione della realtà. Secondo l’assessore, Ricci sarebbe più interessato a fomentare polemiche piuttosto che contribuire a un progetto che gode del supporto unanime dei sindaci della costa marchigiana. La critica verte principalmente sull’impiego di un linguaggio che Baldelli considera provocatorio e fuorviante, accusando Ricci di “buttarla in rissa”.

Baldelli ha sottolineato che la scelta di investire nell’Alta Velocità è già stata effettuata e condivisa a livello locale, enfatizzando come i municipi da nord a sud si siano trovati d’accordo su questo tema. L’assessore ha invitato Ricci a partecipare attivamente agli incontri organizzati dalla Regione per discutere del piano, piuttosto che limitarsi a esternazioni pubbliche.

I rischi di un progetto alternativo

Nelle parole di Baldelli, emerge una forte opposizione all’idea di un progetto alternativo che avrebbe potuto danneggiare l’economia della regione. Ricci, in passato, aveva proposto soluzioni che avrebbero potuto costringere la comunità marchigiana a subire un impatto negativo sul paesaggio e sul turismo, con l’installazione di infrastrutture giudicate invasive. Baldelli ha utilizzato un linguaggio deciso per evidenziare che le scelte passate avrebbero potuto portare a una situazione insostenibile, con treni merci e passeggeri in continuo passaggio, danneggiando interi quartieri.

Dettagliando le implicazioni negative, l’assessore ha segnalato che le scelte fatte da Ricci, in collaborazione con l’ex ministro alle Infrastrutture, avrebbero potuto liquidare le Marche a “briciole e bretelline”, accettando di fatto una mobilità che avrebbe condizionato negativamente l’intero territorio.

Una visione condivisa per il futuro

L’assessore Baldelli ha concluso il suo intervento entrando nel merito della visione a lungo termine condivisa tra le diverse entità coinvolte. Ha definito il progetto di Alta Velocità come un’opportunità imperdibile per il territorio marchigiano. Egli ha rimarcato il fatto che si sta lavorando in un’ottica congiunta, dove il Governo centrale, la Regione e le amministrazioni locali possono trovare sinergie per un miglioramento della rete ferroviaria.

Baldelli ha respinto fermamente le accuse di “furto di risorse”, etichettandole come infondate e ridondanti, sostenendo che esiste un chiaro piano sostenuto dalle istituzioni per migliorare la mobilità. Ha insistito sull’importanza della cooperazione tra i diversi livelli di governo per raggiungere risultati tangibili sul territorio marchigiano, affermando che le prossime mosse verranno comunicate nei tempi tecnici necessari alle autorità competenti.

La situazione, dunque, rimane tesa ma delineata; mentre le stesse Marche si preparano alla spinta verso un progetto di mobilità integrato e moderno, il confronto con le opposizioni sembra essere destinato a proseguire, con l’auspicio di trovare un consenso condiviso.

Ultimo aggiornamento il 23 Novembre 2024 da Armando Proietti

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