Alt(r)o Festival: un weekend di high-line ai piedi del ghiacciaio Fellaria

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Alt(r)o Festival: un weekend di high-line ai piedi del ghiacciaio Fellaria - Gaeta.it

Un evento che celebra la scoperta e la meraviglia della montagna, l’Alto Festival in Valmalenco offre uno spettacolo unico. Il raduno di high-line, in programma questo weekend, accoglie atleti e appassionati di questo sport, con la partecipazione di Carlo Cozzio, settimo uomo al mondo a percorrere una fettuccia di poliestere bendato. Situato a duemila metri di altezza, il festival non solo promette emozioni, ma invita anche il pubblico a immergersi nella cultura e nelle attività artistiche della regione.

un’avventura sospesa tra cielo e terra

l’emozione di camminare nel vuoto

Camminare su una fettuccia larga solo due centimetri, tesa tra gli estremi della diga di Gera, è un’esperienza che richiede equilibrio e concentrazione. Gli atleti, sorretti dalla loro determinazione, si trovano sospesi a un centinaio di metri sopra l’acqua, sfidando la forza di gravità. Questo fine settimana promette di essere ricco di emozioni, con la presenza di Manuel Gatti, 22 anni, e altri atleti provenienti da diverse parti d’Italia. Persone unite dalla passione per lo slackline, una disciplina che mette alla prova le capacità fisiche e mentali degli sportivi.

In particolare, Carlo Cozzio, recordman nazionale della camminata bendata, sarà presente per affrontare la sua sfida personale. Camminare senza vedere, solo con il respiro delle montagne a guidarlo, rappresenta una sintesi perfetta tra abilità e fiducia, elementi essenziali per superare le proprie paure e affrontare l’ignoto. L’evento non è solo una competizione, ma un’opportunità per esplorare il mondo del funambolismo.

un’iniziativa per tutti

La rassegna non è solamente una vetrina per i campioni. Il pubblico sarà incoraggiato a seguire gli atleti nella loro avventura, grazie a percorsi panoramici che si snodano lungo la mulattiera per la Val Poschiavina e il sentiero che conduce al rifugio Bignami. Ma non è tutto: l’Alto Festival include anche un percorso di consapevolezza corporea, guidato da esperti, pensato per chi desidera comprendere meglio la propria fisicità attraverso il movimento.

Il presidente di Valmalenco Verticale, Daniel Schenatti, sottolinea l’importanza di tali eventi nella promozione di discipline sportive che richiedono non solo abilità fisiche, ma anche una profonda connessione con il proprio corpo e la propria mente. In questo contesto, le prove di passaggio e le sessioni di equilibrio offrono ai partecipanti la possibilità di vivere un’esperienza immersiva e formativa.

il programma di festival e cultura

una rassegna che va oltre il high-line

L’Alto Festival non si limita al weekend di high-line, ma si estende per diverse settimane, con iniziative dedicate alla cultura e all’arte. Nei due ultimi fine settimana di settembre, saranno organizzati eventi che spaziano dai “Cammini d’autore” ai “Percorsi artistici e culturali”. Concerti in luoghi suggestivi come le miniere e il teatro nel bosco saranno protagonisti, creando un perfetto connubio tra natura e cultura.

Per i più piccoli, il festival offre l’opportunità di esplorare la Valmalenco in compagnia di asinelli che trasporteranno i libri lungo il percorso. L’idea di promuovere la lettura attraverso l’esplorazione fa parte di un progetto più ampio volto a coinvolgere le famiglie in attività culturali divertenti e significative.

Inoltre, danno il loro supporto per la realizzazione del festival enti come Bim, Unione dei comuni della Valmalenco e Ecomuseo, rendendo possibile un evento che valorizza il territorio e le sue peculiarità. Nel Castello Masegra di Sondrio sarà allestita una mostra di opere inedite, dal titolo “Le montagne immaginate: eco di un racconto infinito”, che si può visitare fino al 29 settembre.

una comunità viva e impegnata

L’Alto Festival si configura quindi come un’importante occasione di aggregazione sociale e culturale, un evento che riunisce appassionati della montagna e del divertimento all’aria aperta. Daniel Schenatti evidenzia la volontà del festival di andare oltre gli stereotipi rispetto alla cultura montana, proponendo una visione che abbraccia la dimensione sia selvaggia che culturale di questo ambiente straordinario.

Con attività dedicate a bambini e ragazzi durante l’anno scolastico, il festival si impegna a educare le nuove generazioni all’importanza della natura e delle tradizioni culturali. In questo modo, l’Alto Festival diventa una manifestazione vitale e significativa per la comunità della Valmalenco e non solo.

Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2024 da Marco Mintillo

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