Analisi della manifattura veneta nel secondo trimestre 2024: segni di stagnazione e settori in difficoltà

Analisi della manifattura veneta nel secondo trimestre 2024: segni di stagnazione e settori in difficoltà

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Analisi della manifattura veneta nel secondo trimestre 2024: segni di stagnazione e settori in difficoltà - Gaeta.it

I dati sull’industria manifatturiera del VENETO nel secondo trimestre 2024 rivelano una situazione di stagnazione, in linea con le tendenze già emerse nei primi mesi dell’anno. Questo scenario è confermato dall’analisi di VenetoCongiuntura, elaborata da Unioncamere Veneto su un campione rappresentativo di oltre 2.100 imprese. Nonostante la debolezza complessiva, emergono alcuni segnali positivi dalla domanda estera e da specifici settori produttivi.

Analisi generale della manifattura veneta

La performance del mercato interno

La manifattura veneta ha mostrato un calo complessivo dello 0,5% nel secondo trimestre del 2024, un dato che segna una continuità con la prima parte dell’anno. Le difficoltà del mercato interno sono attribuibili a diversi fattori, tra cui i conflitti politici in corso in EST e in MEDIO ORIENTE, che hanno causato instabilità economica. Inoltre, la mancanza di liquidità ha portato a un abbassamento dei consumi, con il mercato interno che rimane bloccato in questa fase critica.

Tuttavia, non tutto è negativo: vi è stata una crescita della domanda estera, che ha registrato un incremento dell’1,9% rispetto al primo trimestre. Questo trend potrebbe offrire una boccata d’ossigeno alle imprese venete in vista dei mesi estivi, aumentando la fiducia nel settore.

Produzione e beni di consumo

In questo contesto di stagnazione, la produzione di beni di consumo indispensabili ha mostrato una leggera crescita del 0,4%. Questo incremento è sintomo di un riallineamento della domanda alle necessità fondamentali dei consumatori, che prediligono l’acquisto di prodotti essenziali, anche in tempi di crisi. Al contrario, i beni di investimento hanno subito un calo dello 0,5%. Questa diminuzione evidenzia la riluttanza delle imprese a effettuare investimenti significativi, probabilmente a causa di incertezze future nei mercati.

Un calo ancora più evidente si registra nei beni intermedi, che vedono una contrazione della produzione del 3,1%. Queste fluttuazioni indicano un mercato manifatturiero che si muove su un terreno instabile, influenzato da fattori esterni e dalla richiesta interna.

Settori produttivi: chi è in crescita e chi è in difficoltà

Aumento nei settori strategici

Nonostante il panorama generale non sia esaltante, ci sono alcuni settori che hanno mostrato segni di crescita. In particolare, il settore alimentare e delle bevande è aumentato del 4%, evidenziando la resilienza e la costante richiesta di prodotti alimentari. Anche la gomma e la plastica hanno registrato un incremento del 3,3%, segno che queste aree continuano a trovare modulazioni efficaci in un mercato complicato. Un altro settore che si distingue positivamente è quello della carta e della stampa, con un aumento del 2,7%.

Infine, il settore del legno e del mobile ha visto una crescita più modesta, con un incremento dello 0,4%. Tuttavia, questi risultati non compensano le perdite registrate da altri comparti.

Settori in crisi

D’altro canto, alcuni segmenti industriali stanno affrontando difficoltà significative. La filiera della moda, che include abbigliamento, calzature e pelletteria, ha subito una contrazione del 5,9%. Questa diminuzione è il risultato di un rallentamento della domanda interna, che ha visto gli ordini scendere del 7,2%.

Anche il comparto dei mezzi di trasporto ha risentito di un calo del 5,7%, influenzato dalle incertezze legate alla transizione energetica, che disincentiva l’adeguamento del parco auto esistente. Inoltre, l’industria dei metalli ha registrato una contrazione del 4,3%. Le macchine e gli apparecchi meccanici hanno avuto variazioni meno negative, con un calo dell’1,4%. Per quanto riguarda il settore del marmo, vetro e ceramica, si è registrata una stabilità con un leggero calo dello 0,2%.

I dati della manifattura veneta delineano un quadro complesso, caratterizzato da luci e ombre, dove alcuni settori riescono a crescere, mentre altri soffrono le conseguenze di un mercato nazionale in difficoltà e di fattori esogeni destabilizzanti.

Ultimo aggiornamento il 8 Agosto 2024 da Marco Mintillo

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