Sanremo 2025 ha da poco chiuso i battenti, lasciando addosso una scia di successi e insuccessi nel panorama musicale italiano. In questo articolo, diamo uno sguardo approfondito ai risultati e alle dinamiche che hanno caratterizzato il Festival, ponendo l’accento su chi ha realmente vinto, chi ha perso e chi ha saputo lasciare un segno nel tempo.
La vittoria di Olly e la resurrezione di Lucio Corsi
L’evento musicale ha visto Olly trionfare, ma la sua vittoria porta con sé decisioni importanti. Non parteciperà infatti all’Eurovision, preferendo dedicarsi al tour nei club e nelle arene. Un aspetto da valutare con attenzione, poiché la scelta di non espandere la propria visibilità internazionale potrebbe influire sulla carriera futura dell’artista. Dall’altro lato, Lucio Corsi ha dimostrato che l’originalità può vincere. Entrato nel festival come outsider, è uscito da re, conquistando l’attenzione del pubblico e guadagnandosi un posto nell’Eurovision. La dicotomia tra artisti emergenti e nomi consolidati ha spiccato quest’anno, delineando un Festival che ha messo in risalto brani d’autore e racconti unici.
Nonostante la vittoria di Olly, è interessante notare come Corsi abbia rappresentato una sorta di rivincita per i cantautori italiani, in un contesto che di solito tende a premiare i più commerciali. Dobbiamo anche considerare l’assenza di monologhi significativi e il risalto limitato dato ai contributi femminili, un aspetto che ha suscitato diverse discussioni nel mondo della musica.
Le posizioni deluse: Giorgia e Irama
Tra gli artisti che non sono riusciti ad emergere come ci si aspettava spiccano senza dubbio Giorgia e Irama. Giorgia, con una carriera che parla da sola e una voce invidiabile, ha deluso i fan classificandosi addirittura al sesto posto. La canzone, pur ricevendo consensi e buoni risultati nelle radio, non è stata sufficiente a portarla nella top five, una posizione ritenuta dal pubblico e dalla critica come quella attesa per un’artista del suo calibro. La frustrazione per questo piazzamento è amplificata dalle aspettative che circondano il suo ritorno sul palco dell’Ariston.
D’altro canto, Irama, che è tornato al Festival con il suo inconfondibile stile, ha concluso al nono posto ed ha registrato ascolti inferiori rispetto ai suoi brani precedenti. Nonostante la sua popolarità presso il pubblico, il giovane artista non ha ottenuto il risultato sperato. Questo porta a considerare l’idea che la partecipazione al Festival, sebbene ricca di esperienze, possa non essere sempre un vantaggio per la propria crescita artistica.
Altri artisti in un limbo di mediocrità
È interessante notare come molti artisti abbiano navigato un limbo di risultati deludenti. I The Kolors, per esempio, hanno cercato di colpire il pubblico con un tormentone, ma non sono riusciti a raggiungere le aspettative, in parte a causa della forte concorrenza rappresentata dai Coma_Cose. In un Festival dove l’originalità è fondamentale, il rischio di rimanere intrappolati nel déjà-vu del “già sentito” è alto, e questo sembra aver influito negativamente sulla loro ricezione.
Allo stesso modo, Shablo & co e Willie Peyote sono entrati senza grandi aspettative, ma hanno dimostrato di avere proposte musicali di valore. La loro presenza al Festival, purtroppo, ha evidenziato i limiti di un contesto come quello dell’Ariston, che potrebbe non essere in grado di valorizzare proposte più “alternative”. Queste difficoltà non hanno, però, ridotto il gradimento delle loro canzoni da parte delle radio, segno che il pubblico ha saputo apprezzare il valore reale della musica presentata.
Nuove scoperte: Sarah Toscano e Serena Brancale
Sarah Toscano e Serena Brancale, pur non essendo entrate nelle posizioni da podio, hanno mostrato potenzialità interessanti. Pur avendo partecipato senza ambizioni di classifica, entrambe hanno reso evidente il fatto che la presenza sul palco di Sanremo può avere effetti positivi sulle carriere. La vera sfida, ora, sarà quella di capitalizzare su questa visibilità, evitando che la loro partecipazione resti un’eco isolata delle loro esperienze artistiche.
Il Festival di Sanremo, quindi, continua a rappresentare una piattaforma unica per gli artisti, anche se non tutti riescono a sfruttarla in modo ottimale. Al termine di questo festival, le varie posizioni nella classifica rappresentano storie di successo ma anche di riflessione. Si attende la quarta parte dell’analisi, dove si continuerà a esplorare il responso di questa edizione di Sanremo.