Nel cuore di Ancona, piazza Cavour si è animata per ricordare il 25 aprile, giorno simbolo della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista. La segretaria provinciale e regionale Nicia Pagani ha ricordato l’importanza storica della data riportando parole di Sandro Pertini pronunciate proprio il 25 aprile 1945. La giornata ha offerto spunti di riflessione sul passato e sul presente, toccando temi legati alla pace, alla giustizia sociale e alle crisi attuali in diverse aree del mondo.
La memoria storica e il significato del 25 aprile
Il 25 aprile del 1945 rappresenta una data cruciale per l’Italia. Dal palco di piazza Cavour, Nicia Pagani ha citato il discorso di Sandro Pertini, che chiamava allo sciopero generale contro l’occupazione tedesca e la guerra fascista «per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine». Le sue parole, riferite al Comitato di Liberazione nazionale, evidenziavano il momento in cui la resistenza italiana si impose contro i nazifascisti, ponendo di fronte ai tedeschi l’alternativa tra arrendersi o perire.
La nascita dell’Italia repubblicana
Questo giorno non celebra solo la fine di un’occupazione violenta, ma anche la nascita dell’Italia Repubblicana come la conosciamo oggi. Pagani ha precisato che si tratta di una giornata istituzionale fondamentale per la democrazia italiana. La Costituzione stessa trae origine dalla lotta partigiana e dal sacrificio di migliaia di uomini e donne che combatterono per la libertà. Il sangue versato in quella guerra ha generato un sistema basato su antifascismo, democrazia e principi che ancora oggi regolano la convivenza nel paese. La liberazione ha segnato quindi una cesura netta rispetto a oltre vent’anni di dittatura fascista, tracciando un nuovo percorso per la nazione.
Un richiamo alla pace in un mondo segnato dalla guerra
Nel corso del discorso, Nicia Pagani ha sottolineato come ancora oggi le guerre siano tornate a segnare il nostro tempo, svelando una realtà che si credeva superata con la fine della Seconda guerra mondiale. Si è soffermata su casi di conflitti che scuotono l’opinione pubblica e mantengono in allarme gran parte del mondo civile. Tra questi, il gravissimo problema della guerra a Gaza, definita «vergognosa», dove si assiste a una perdita di vite umane in un silenzio che pesa sulle istituzioni internazionali e sulla società globale.
Appello per il cessate il fuoco
L’appello per il cessate il fuoco è stato chiaro e urgente, così come la richiesta del riconoscimento dello Stato di Palestina, che paga un prezzo altissimo in termini umani e politici. Il richiamo al conflitto fra Russia e Ucraina ha ricordato quanto si sia dimostrata vana la logica dello scontro, mettendo in luce l’importanza che enti europei e mondiali assumano un ruolo determinante e responsabile nella gestione di tali crisi. Pagani ha anche segnalato la presenza di numerosi focolai di guerra sotto traccia, che creano condizioni di instabilità e paura in diverse aree, delineando uno scenario preoccupante per la pace mondiale.
La giustizia sociale come fondamento per la libertà
Il discorso ha toccato anche aspetti sociali, con un invito a riflettere sulle condizioni di vita di molti cittadini. Pagani ha evidenziato il deterioramento delle condizioni economiche, la crescita della povertà e la carenza di posti di lavoro con tutele adeguate. Questa situazione fa emergere una realtà in cui le disuguaglianze tendono a crescere senza trovare soluzioni concrete.
Attenzione verso i più vulnerabili
In questo contesto, si assiste a una crescente stigmatizzazione verso chi si trova in condizioni di difficoltà economica o appartiene a comunità straniere. La segretaria dell’Anpi ha sottolineato come queste persone rappresentino il settore più fragile della società e meriterebbero maggiore attenzione e sostegno. Ricalcando ancora una volta le parole di Pertini, ha affermato che «non può esistere vera libertà senza giustizia sociale», evidenziando la stretta interconnessione tra libertà politica e condizioni materiali di vita.
Il richiamo finale ha puntato a un ideale di società basata su principi concreti come la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà e il lavoro, associati a diritti essenziali come la salute e la dignità della persona. Questi obiettivi, secondo Pagani, sono indispensabili per costruire un’Italia e un mondo che diano risposte alle sfide attuali, partendo dai valori sanciti con la liberazione.