L’Amministrazione comunale di Ancona ha fatto un importante passo in avanti nella lotta contro il degrado urbano, sbloccando procedure che fino ad oggi hanno ostacolato interventi efficaci per la riqualificazione di immobili abbandonati. L’assessore all’Urbanistica, Angelo Eliantonio, ha annunciato l’approvazione di importanti indirizzi per la variazione del Piano Regolatore Generale , finalizzati a facilitare trasformazioni infrastrutturali su contenitori urbani dismessi. Questa iniziativa è parte di un progetto più ampio e ambizioso volto a promuovere un’urbanistica sostenibile e rigenerativa che risponda alle esigenze della comunità .
Approvazione della giunta: le novità introdotte
Le decisioni in palazzo del popolo
Nella seduta odierna della giunta comunale, riunitasi presso Palazzo del Popolo, sono stati approvati, su proposta dell’assessore Eliantonio, gli indirizzi per una variazione del Prg. Questo provvedimento riguardante il metodo di calcolo per il contributo straordinario dovuto all’Ente per le trasformazioni di immobili abbandonati è stato approvato in base all’Articolo 29 bis delle norme tecniche di attuazione del Prg. L’atto prevede una revisione del metodo di calcolo degli oneri, ora uniformato rispetto ad altre varianti, a favore di un approccio ritenuto più vantaggioso.
Motivazioni alla base di questa scelta
L’assessore Eliantonio ha illustrato che questo atto rappresenta un intervento necessario per gestire la problematica legata alla riqualificazione degli immobili abbandonati. La decisione di rielaborare il metodo di calcolo degli oneri si basa sulla convinzione che la rigenerazione urbana non solo migliora l’estetica degli spazi, ma funge anche da volano per il decoro, la sicurezza e la qualità della vita di tutti i cittadini. L’obiettivo è promuovere operazioni che possano dare nuova vita a edifici storici e significativi per la comunità .
Contenitori urbani dismessi coinvolti
Immobili di interesse pubblico e privato
I contenitori che rientrano nei progetti di riqualificazione sono destinati ad “attrezzature civiche di interesse urbano”, “attrezzature religiose” e “attrezzature tecnico/distributive”. Tra gli edifici che si prevede di recuperare figurano immobili storici e di proprietà sia pubblica che privata, come l’ex Enel e l’ex Pie Venerini di Posatora. Questi edifici, già oggetto di un iter autorizzativo avviato nel 2010, sono rimasti inutilizzati per anni, bloccando la possibilità di una loro effettiva rivitalizzazione.
Impatto sulla comunità e sul territorio
L’amministrazione comunale ha riconosciuto che per garantire un vero cambiamento urbano, è fondamentale concentrarsi su un’adeguata pianificazione e su interventi che rispondano alle necessità dei cittadini, creando spazi pubblici utilizzabili e accoglienti. La questione di equità tra i soggetti coinvolti negli interventi è un aspetto cruciale, poiché un trattamento uniforme nelle procedure di approvazione potrebbe incoraggiare una maggiore partecipazione da parte di investitori e sviluppatori privati, sfociando in una revitalizzazione collettiva delle aree degradate.
Un futuro di rigenerazione per Ancona
Strategie per lo sviluppo urbano
La giunta di Ancona ha sottolineato l’importanza di affrontare le problematiche legate all’urbanistica con un approccio strategico e moderno. Eliantonio ha evidenziato che la possibilità di applicare il nuovo metodo di calcolo agli articoli 29 bis rappresenta un’opportunità unica per facilitare gli interventi nelle aree identificate per la rigenerazione. Questo approccio dovrebbe incontrarsi con gli obiettivi del nuovo piano urbanistico generale che, come previsto dalla legge, dovrà essere redatto entro il 2027 per tutte le città della regione.
Piano urbanistico generale al servizio della comunitÃ
Il nuovo piano urbanistico, che intende passare attraverso la riqualificazione di spazi abbandonati, non si limita a questioni di ordine estetico, ma si prefigge di promuovere un’economia locale prospera, un ambiente urbano più sicuro e vivibile e un futuro sostenibile per Ancona. La collaborazione tra enti pubblici e privati, affiancata da una visione strategica, si rivela fondamentale per coltivare un contesto urbano moderno e funzionale.