Ancona in contesto: analisi della criminalità attraverso il sistema di prevenzione

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Ancona in contesto: analisi della criminalità attraverso il sistema di prevenzione - Fonte: Ansa | Gaeta.it

L'indice della criminalità nelle città italiane mostra Ancona all'89esimo posto secondo i dati del Sole 24 Ore. Questo risultato è frutto dell'incremento dei reati denunciati e di una strategia di prevenzione consolidata attuata dalle forze di polizia. La città ha fatto registrare un'emersione significativa del fenomeno del crimine, grazie a un attento sistema di monitoraggio e controllo del territorio.

sistemi di videosorveglianza e georeferenziazione dei reati

implementazione della videosorveglianza

Nell'ambito della lotta alla criminalità, il Comune di Ancona ha implementato un sistema di videosorveglianza che prevede l'installazione di 400 telecamere. Di queste, circa 100 sono state collocate in punti strategici indicati dalle forze di polizia. Questa azione non solo offre un dissuasore per i potenziali criminali, ma consente anche di identificare gli autori di reati, contribuendo così alla maggiore sicurezza cittadina. Il sistema ha dimostrato di essere efficace nell'inibire comportamenti delinquenziali, specialmente in aree dove si registra una maggiore concentrazione di microcriminalità.

La tecnologia di videosorveglianza gioca un ruolo cruciale nell'ottenere evidenze visive necessarie per le indagini. Grazie a un monitoraggio costante e alla possibilità di rivedere le registrazioni, le forze dell'ordine possono raccogliere informazioni preziose per la risoluzione dei casi. Inoltre, il feedback della comunità sulla collocazione delle telecamere ha permesso un’ottimizzazione delle risorse, migliorando l'assegnazione dei punti di sorveglianza.

il ruolo della georeferenziazione

Un'altra innovazione significativa nel sistema di previsione dei reati è il progetto di georeferenziazione, gestito dall’Ufficio Studi e Statistiche della Questura. Questo sistema permette di analizzare i dati sui reati in relazione a specifiche aree della città, facilitando la pianificazione e l’intensificazione dei servizi di polizia in determinati quartieri. L’analisi dei dati georeferenziati ha evidenziato modelli di comportamento criminale, suggerendo che i reati contro il patrimonio tendono a verificarsi di più nelle ore diurne nel centro cittadino, mentre alla periferia il trend cambia nelle altre fasce orarie.

Per quanto riguarda i reati contro la persona, i dati indicano un incremento durante il giorno. Tuttavia, il numero complessivo di tali episodi rimane contenuto. La georeferenziazione offre quindi un quadro utile per indirizzare risorse umane e strumentali verso le aree più vulnerabili, ottimizzando le operazioni di pattugliamento e intervento delle forze dell’ordine.

misure di prevenzione a cura del questore

misure di carattere questorile

Un'importante componente per la prevenzione dei reati in Ancona proviene dalle misure adottate dal Questore, le quali sono di esclusiva competenza questorile. Dal 1 gennaio 2024, sono state emesse oltre 500 misure di prevenzione su iniziativa della Divisione Anticrimine della Questura. Tali misure comprendono diverse categorie di provvedimenti, come i Daspo urbani , gli Avvisi Orali, i Fogli di Via Obbligatori e le Sorveglianze Speciali.

Questi strumenti sono volti a monitorare i soggetti a rischio, contribuendo a prevenire la commissione di nuovi reati, evitando così che autori di reati possano tornare a delinquere. Ogni misura ha uno scopo specifico: da monitorare i comportamenti anomali a garantire che chi ha già avuto problemi con la legge non frequenti luoghi sensibili o torni a comportamenti problematici.

L'adeguatezza delle misure adottate si evidenzia anche a confronto con altre città italiane di maggiore grandezza e incidenza criminale. La Questura di Ancona ha dimostrato un'efficienza nel gestire il fenomeno della criminalità, creando un modello di intervento preventivo che potrebbe essere replicato in altre aree.

contrasto all'immigrazione clandestina

Il contrasto all'immigrazione clandestina rappresenta un ulteriore pilastro della strategia di sicurezza di Ancona. Nel periodo dal 1 gennaio 2023 a oggi, ben 192 ordini di espulsione sono stati emessi dal Questore, accompagnati da 56 rimpatri. Questa attività ha permesso di rimuovere individui considerati pericolosi per la sicurezza pubblica, riducendo così il rischio di reati legati a soggetti clandestini.

Grazie a una collaborazione efficace tra istituzioni e forze dell'ordine, le operazioni di rimpatrio hanno coinvolto cittadini di vari paesi, tra cui Tunisia, Albania, Cina, Marocco, Pakistan e Bangladesh. Queste azioni di contrasto non solo migliorano la sicurezza interna, ma rispondono anche a un obbligo morale e legale verso la comunità, assicurando che il territorio rimanga un ambiente sicuro per i suoi abitanti.

Ancona, dunque, presenta un approccio multifattoriale e proattivo nella gestione della criminalità, combinando tecnologia, misure amministrative e una costante attenzione alla sicurezza pubblica.

Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Armando Proietti

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