Ancona lancia una nuova iniziativa per l'inclusione sociale attraverso il sitting volley

Ancona lancia una nuova iniziativa per l’inclusione sociale attraverso il sitting volley

Il Comune di Ancona lancia la “Scuola di Inclusione” dedicata al sitting volley, promuovendo l’integrazione tra studenti disabili e non attraverso attività sportive e lezioni pratiche.
Ancona lancia una nuova inizia Ancona lancia una nuova inizia
Ancona lancia una nuova iniziativa per l'inclusione sociale attraverso il sitting volley - Gaeta.it

Un’iniziativa promossa dal Comune di Ancona ha riscosso grande attenzione stamattina. Si tratta della “Scuola di Inclusione” dedicata al sitting volley, un progetto pensato per sensibilizzare gli studenti delle scuole cittadine sul tema dell’inclusione di persone con disabilità. Grazie a questa disciplina paralimpica, atleti disabili e non possono giocare insieme nella stessa squadra, adottando una modalità che prevede di restare seduti sul pavimento. Questa iniziativa offre l’opportunità di abbattere barriere e pregiudizi, promuovendo la solidarietà e il rispetto tra i giovani.

Il progetto e il supporto delle istituzioni

L’iniziativa ha ricevuto il sostegno della Regione Marche e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale. La Scuola di Pallavolo Fermana, un noto club di Serie A1 di sitting volley, ha organizzato una serie di lezioni pratiche in palestra, incentrate sulla filosofia del “learning by doing“, ovvero imparare facendo. Queste sessioni formative mirano a fornire agli studenti un approccio differente allo sport, enfatizzando l’importanza dell’inclusione sociale. Le attività sono programmate nelle ore curriculari per aumentare la partecipazione di studenti e insegnanti.

Il progetto prevede la partecipazione di tecnici altamente qualificati, tra cui Emanuele “Lele” Fracascia, ex Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Sitting Volley. Le lezioni saranno condotte anche da esperti come Lorenzo Giacobbi, Andrea Quintini e Giovanni Polidori, ognuno con una forte esperienza nel settore. Attualmente, quattordici scuole hanno aderito, ma ci sarà ancora spazio per nuove iscrizioni nei prossimi giorni. La manifestazione finale si svolgerà il 25 febbraio presso il Palaprometeo Estra, un momento celebrativo che coinvolgerà tutte le scuole partecipanti al progetto.

Riflessioni sui benefici educativi e sociali dell’inclusione

Durante la presentazione dell’iniziativa, il Vicesindaco e Assessore allo Sport Giovani Zinni ha sottolineato l’importanza di integrare le discipline paralimpiche nelle attività sostenute dall’amministrazione comunale. Ha evidenziato che il sitting volley rappresenta un’efficace opportunità per invitare i giovani a interagire, condividere esperienze e giocare insieme, al di là delle differenze. La volontà di promuovere le pari opportunità emerge come un obiettivo chiave di questa iniziativa, con il sitting volley che si candida a diventare un simbolo di inclusione a livello cittadino.

L’Assessore agli Impianti Sportivi Daniele Berardinelli ha evidenziato come l’approccio formativo potenzi la cultura del rispetto e della convivenza, evidenziando che la pratica di attività sportive inclusive può costituire un valido strumento per combattere il bullismo. Un messaggio sottolineato anche dall’Assessore alle Politiche Educative Antonella Andreoli, la quale ha condiviso l’importanza di una festa conclusiva non competitiva, che ha lo scopo di rinforzare il senso di aggregazione tra gli studenti.

Testimonianze di esperti e atleti sul valore dello sport

La consigliera regionale Lindita Elezi, ex atleta della nazionale di ginnastica, ha portato la sua testimonianza, rievocando l’importanza dello sport nel superare ostacoli e differenze. Ha sottolineato come l’inclusione, la collaborazione e il rispetto reciproco siano essenziali per la crescita personale e collettiva, e come il progetto del sitting volley possa fungere da catalizzatore per questi valori tra i giovani. L’ex CT Fracascia ha concluso i suoi interventi rimarcando l’importanza di incoraggiare i ragazzi a comprendere che la disabilità è una condizione che può manifestarsi in diversi momenti della vita e che attraverso il gioco si possono apprendere lezioni vitali e fondamentali.

Questa iniziativa rappresenta una scintilla per un futuro in cui le differenze vengono celebrate e i giovani vengono educati a un’ottica inclusiva, trasformando il concetto di sport in un ponte verso una società più equa e armoniosa.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

Change privacy settings
×