Un viaggio tra parole e pensieri di uno dei più amati scrittori italiani, Andrea Camilleri, è stato al centro di una serata omaggio che ha commosso i presenti. In occasione del centenario della sua nascita, avvenuta il 6 settembre 1925, il 22 marzo si è celebrato un evento speciale a Libri Come, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, durante il quale è stato proiettato un video in cui l’autore, costretto dalla cecità, condivide le sue riflessioni sulla felicità.
La marmellata della vita secondo Camilleri
Andrea Camilleri ha spesso utilizzato l’immagine della marmellata per spiegare il suo approccio alla vita e alla felicità. In una conversazione durante l’edizione del 2018 di Libri Come, il maestro della narrativa siciliana espresse il suo pensiero con parole semplici ma significative: “Non erano le aspirazioni per la felicità a guidarlo, ma piuttosto un desiderio concreto e immediato, rappresentato dalla marmellata.” Questa metafora rivela come la vita di Camilleri fosse permeata da piccoli piaceri e da un’intensa capacità di godere delle piccole cose, piuttosto che da un’ossessione per il concetto astratto di felicità. La forma concreta della marmellata si trasforma così in un simbolo di un modo autentico e genuino di vivere.
La felicità come folgorazione
Camilleri parlava della felicità come di una folgorazione inattesa, un momento che capita all’improvviso e che spesso non ci si aspetta. In un passaggio toccante del suo discorso, descrive la felicità come un’esperienza fugace che può manifestarsi in attimi di profonda bellezza, quasi come una farfalla che si posa su di noi. L’autore, riflettendo su questa esperienza, suggerisce che la felicità non è sempre visibile; può trascorrere accanto a noi senza che ce ne accorgiamo, rimanendo spesso appannaggio di quei momenti semplici e dettagli irripetibili. Camilleri ricorda che, pur avendo sperimentato piccole gioie, queste fossero solitamente legate a eventi o situazioni che sfuggono al controllo.
Un legame unico con i lettori
Durante la serata al Teatro Studio Borgna, vari ospiti, tra cui Giancarlo De Cataldo e Chiara Valerio, hanno sottolineato l’impatto che Andrea Camilleri ha avuto sul pubblico. Marinò Sinibaldi, curatore di Libri Come, ha evidenziato il legame speciale che il maestro ha intessuto con i lettori, un’interazione che superava i consueti confini della comunicazione culturale. Non si trattava solo di racconti o di storie, ma di un’autenticità che ha permesso a Camilleri di entrare nei cuori delle persone, creando un dialogo sincero e profondo. Durante le sue apparizioni, l’autore ha saputo entrare in contatto anche con coloro che, per vari motivi, erano lontani dal mondo della cultura.
Questa serata non ha rappresentato soltanto un omaggio a un grande scrittore, ma ha anche messo in luce il suo pensiero profondo sulla condizione umana e le emozioni. La riflessione sulla felicità di Camilleri invita a considerare la vita in modo diverso, apprezzando quei momenti di pura gioia che, sebbene fugaci, arricchiscono l’esperienza esistenziale. A chiudere l’evento, l’edizione di Libri Come ha dedicato spazio alla tematica della Pace, rendendo omaggio alla visione umanitaria di Camilleri, che continua a ispirare generazioni.