Angelina Jolie interpreta Maria Callas nel nuovo film di Pablo Larraín: un viaggio nell'arte e nelle emozioni

Angelina Jolie interpreta Maria Callas nel nuovo film di Pablo Larraín: un viaggio nell’arte e nelle emozioni

Angelina Jolie interpreta Mari Angelina Jolie interpreta Mari
Angelina Jolie interpreta Maria Callas nel nuovo film di Pablo Larraín: un viaggio nell'arte e nelle emozioni - Gaeta.it

Il nuovo film “Maria”, diretto dal talento di Pablo Larraín e con Angelina Jolie nel ruolo della leggendaria soprano Maria Callas, si preannuncia come un’opera cinematografica profonda e intrigante. Ambientato nella Parigi del 1977, il film si propone di esplorare i momenti finali della vita di una delle voci più iconiche della storia dell’opera, mettendo in luce sia l’artista che la donna alle prese con le sfide personali.

Un’avventura musicale e attoriale

Il percorso di Angelina Jolie

Angelina Jolie ha rivelato di aver intrapreso un rigoroso processo di preparazione per il suo ruolo. Ha trascorso sette mesi ascoltando registrazioni vocali della Callas, incluso materiale educativo registrato durante le sue lezioni. La preparazione, secondo Jolie, è stata fondamentale non solo per la sua esecuzione canora, ma anche per il personale coinvolgimento con il personaggio. “La prima volta che ho cantato ero nervosa, tremavo”, ha raccontato l’attrice. “Abbiamo iniziato in una stanza piccola, e alla fine mi sono esibita alla Scala. Col tempo, il personaggio di Maria ha assunto una forma concreta, permettendo alle emozioni di emergere quando mi sono sentita pronta.”

Dietro la regia di Pablo Larraín

Pablo Larraín continua a sorprenderci con la sua predisposizione per la narrazione di biopic anticonvenzionali, già evidenziata in precedenti opere come “Jackie” e “Spencer”. In “Maria”, il regista, coadiuvato dallo sceneggiatore Steven Knight, avvia una riflessione sull’influenza duratura della musica e dei traumi personali. “Far rivivere la Callas sul grande schermo, specialmente attraverso le sue ultime tragiche esperienze, non è solo una celebrazione della sua vita, ma un atto di riflessione su quanto gli artisti possano sacrificarsi per il loro pubblico”, ha dichiarato Larraín.

La vita e le sfide della Callas

L’ambientazione e il contesto storico

Il film è ambientato proprio nei giorni finali della Callas, ponendo l’accento sulle sue esperienze personali. Maria Callas morì nel 1977, a soli 53 anni, nel suo appartamento parigino. Il film mostra non solo il suo stato di salute e benessere, ma anche il suo legame tumultuoso con Aristotele Onassis, evidenziando momenti di grande fragilità e desolazione. I momenti di solitudine della soprano sono accentuati dall’uso di Mandrax, un potente antidepressivo, che viene rappresentato come una fuga dalla sua realtà.

Le relazioni interpersonali

Nel loro ruolo di caregiver, Ferruccio e Bruna, interpretati da Pierfrancesco Favino e Alba Rohrwacher, rappresentano un legame vitale per la Callas. Favino descrive il suo personaggio come un devoto amico e sostenitore, la cui esistenza è intrinsecamente legata a quella della Callas. “Non possiamo dimenticare che lei era una regina dell’opera, e la sua morte avrebbe cambiato il senso della vita degli altri”, ha affermato Favino. Allo stesso modo, Rohrwacher enfatizza l’importanza dell’amore incondizionato che caratterizzava il suo personaggio, Bruna, e come questo amore abbia guidato il suo operare quotidiano.

Un’interpretazione ricca di significato

Le sfide di interpreti e produzione

Angelina Jolie ha espresso la sua preoccupazione per le alte aspettative che accompagnano un ruolo così iconico: “La mia principale preoccupazione è stata di non deludere i fan di Maria Callas”, ha affermato. “Non volevo mancare di rispetto alla sua memoria dicendo qualcosa di sbagliato.” Questo senso del dovere è un tema comune tra gli attori coinvolti, con Larraín che ha riconosciuto l’importanza di creare un’illusione che onori la vita della Callas, pur traendo ispirazione da eventi verosimili.

La visione del regista

Larraín ha riflettuto sull’approccio narrativo del film, evidenziando come la finzione possa permettere un’esplorazione creativa della verità. “Siamo consapevoli dell’isolamento della Callas e come le relazioni interpersonali possano aver influenzato i suoi ultimi momenti”, ha detto. Le interazioni tra i personaggi principali svelano non solo la resilienza della Callas, ma anche la complessità di un’esistenza scandita da amori intensi e tradimenti.

La produzione e l’uscita del film

Dettagli produttivi

“Maria” è prodotto da professionisti di spicco nel panorama cinematografico, con Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, Juan de Dios Larraín per Fabula Pictures e Jonas Dornbach per Komplizen Film. La distribuzione in Italia sarà gestita da Rai Cinema, sottolineando l’importanza del progetto per la cultura cinematografica nazionale. Dalla regia alla recitazione, ogni aspetto della produzione ha cercato di rendere omaggio all’eredità straordinaria di Maria Callas, promettendo un film che non solo intrattiene, ma stimola anche una profonda riflessione sulle sue complessità artistiche e emotive.

“Maria” si preannuncia come un’opera capace di attrarre appassionati di musica e cinema, ed è atteso nelle sale cinematografiche con grande curiosità dal pubblico e dalla critica.

Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

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