Il Presepe vivente di Genga, un evento storico che ha attirato oltre 400.000 visitatori dal 1981, non si svolgerà nemmeno per il 2023. Questa manifestazione, che rappresentava un simbolo del Natale per le Marche e non solo, è costretta a fermarsi ancora una volta. Il suo rinvio è una perdita considerevole, non solo per i cittadini di Genga, ma anche per l’intero territorio marchigiano che vede svanire una delle sue attrazioni più significative, specialmente in un momento in cui la cultura e il turismo potrebbero beneficiare di opportunità di richiamo.
La storia e l’importanza del Presepe vivente di Genga
Il Presepe vivente di Genga è molto più di una semplice rappresentazione della Natività, è un viaggio nella tradizione e nella cultura locale. Da decenni, attrarre visitatori durante il periodo natalizio rappresenta un momento di socializzazione, di condivisione di valori e di celebrazione della comunità. Con un’estensione di 30.000 metri quadri, il presepe si snodava lungo un suggestivo costone roccioso fino al Santuario di Valadier, creando un panorama incantevole che ha incantato generazioni di visitatori. Le luci, gli odori dei prodotti tipici e le performance dei figuranti hanno trasformato il sito in un vero e proprio palcoscenico delle emozioni, richiamando famiglie e turisti da ogni parte d’Italia.
Mario Vescovi, fondatore dell’Associazione che gestiva l’evento e attuale assessore del Comune, sottolinea l’importanza del Presepe per la comunità di Genga. “Con una frequenza che rasenta l’epicità, la manifestazione ha rappresentato non solo un richiamo turistico, ma anche un modo per radicare le tradizioni e fare rete tra le diverse realtà presenti nel territorio marchigiano.” Se da un lato si sottolinea la nostalgia per un evento che ha sempre reso magico il Natale, dall’altro gli organizzatori e la comunità intera si trovano ora a riflettere su come riportare in vita questa tradizione.
Le motivazioni dell’annullamento e le sfide future
L’annullamento per il quinto anno consecutivo è frutto di diverse problematiche che si sono accumulate nel tempo. Vescovi evidenzia che la perdita di personale nel gruppo organizzatore ha fatto sì che non ci fossero le motivazioni necessarie per portare avanti un’operazione così complessa. A complicare ulteriormente la situazione, le recenti normative per la sicurezza hanno reso difficile la gestione dell’evento, già provato da precedenti edizioni.
La necessità di rispettare le misure di safety/security si è accentuata a causa dei lavori per il raddoppio della ferrovia Falconara-Orte, che ha ridotto drasticamente la disponibilità di parcheggi nell’area della Cuna, un elemento cruciale per la fruizione dell’evento. Con l’unica via di ingresso e uscita a disposizione, il numero massimo di visitatori contemporanei si è ristretto a sole 2.000 persone, un numero limitato rispetto ai circa 300 figuranti coinvolti nella rappresentazione.
Nel 2021, tutto sembrava pronto per ripartire, ma un’ordinanza di sicurezza ha bloccato gli eventi programmati per il 26 dicembre e il 2 gennaio. Le complicazioni si sono moltiplicate, lasciando un senso di frustrazione e disillusione nella comunità. La speranza di rinnovamento l’anno scorso sembrava un passo verso una ripresa, ma la stanchezza generale ha portato a una diminuzione dell’impegno e della partecipazione da parte degli organizzatori.
Guardando al futuro: speranze e piani per il Presepe vivente
La comunità di Genga non rinuncia però a sperare in un futuro rinvigorito per il Presepe vivente. Al termine dell’anno scorso, si era discusso di trovare un professionista in grado di aggiornare il Piano di sicurezza, strategia vista come un passo fondamentale per il rilancio dell’evento. Ma ora, dopo un quinto rinvio, la strada sembra ancora lunga e tortuosa. L’associazione e gli enti locali sono consapevoli che serviranno tempo e investimenti significativi per riconquistare l’entusiasmo e il numero di persone necessarie per rimettere in piedi questa tradizione.
Le istituzioni stanno mirando a progettare strategie di coinvolgimento che possono riguardare non solo l’organizzazione, ma anche il supporto al turismo, fondamentale per il sostentamento della comunità. In un’epoca dove la pandemia ha inciso profondamente sulle tradizioni e onorare il passato rappresenta una sfida, il Presepe vivente di Genga deve trovare un modo per rinascere e tornare a brillare nel panorama delle manifestazioni natalizie, ripristinando quell’atmosfera che da sempre incanta grandi e piccini.
Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Marco Mintillo