L’Anpi di Orbetello è finita sotto sanzione per aver occupato uno spazio pubblico senza autorizzazione durante le celebrazioni del 25 aprile 2025. Nonostante il divieto stabilito dall’amministrazione comunale, l’associazione ha comunque organizzato un evento nella piazza centrale provocando l’intervento della polizia municipale. La vicenda solleva tensioni tra l’ente locale e il comitato provinciale dell’Anpi, impegnato nel mantenere viva la memoria della Resistenza.
Revoca dell’autorizzazione all’uso del parco delle crociere
Nei giorni precedenti alla festa nazionale, il Comune di Orbetello aveva deciso di sospendere il permesso per l’occupazione del Parco delle Crociere. La giunta comunale ha preso questa decisione con una delibera urgente, riferendosi a motivi amministrativi e di ordine pubblico. Il provvedimento ha di fatto vietato a ogni ente di organizzare eventi nel parco senza nuovo consenso. Questa scelta ha colto di sorpresa molti, considerando che la zona era stata tradizionalmente utilizzata per incontri pubblici legati al 25 aprile.
La decisione del comune si inserisce in un clima di maggior rigore sull’uso degli spazi pubblici in città. Dopo alcune segnalazioni riguardanti assembramenti non autorizzati nel corso dell’anno, l’amministrazione ha imposto regole più strette. Il divieto rivolto all’Anpi ha quindi una base formale, mirata a regolamentare l’accesso e l’utilizzo delle aree urbane. Il provvedimento ha fatto scuola, anche perché è stato adottato con procedure di urgenza.
La manifestazione di anpi nonostante il divieto
Nonostante il blocco deciso dal comune, l’Anpi provinciale di Grosseto ha deciso di proseguire con l’iniziativa prevista per il 25 aprile 2025. Il ritrovo si è svolto nella piazza principale di Orbetello, fuori dal Parco delle Crociere, ma comunque in una zona pubblica soggetta a regolamentazione. Giulio Balocchi, presidente provinciale dell’associazione, ha guidato l’evento che ha visto la partecipazione di cittadini e rappresentanti locali.
L’azione di Anpi ha suscitato l’intervento immediato della polizia municipale. Il comandante dei vigili urbani ha notificato una multa di 566 euro per occupazione di suolo pubblico senza permesso. L’ammenda è stata indirizzata direttamente a Balocchi in quanto responsabile legale dell’organizzazione. La scelta di ignorare il divieto ha sollevato dibattiti tra i partecipanti e in città, con opinioni contrastanti sulla legittimità della manifestazione e sul rispetto delle normative comunali.
Gli attivisti dell’Anpi hanno motivato la decisione con l’esigenza di mantenere vivo il ricordo della liberazione dal nazifascismo anche in un contesto segnato da misure restrittive. Tuttavia, la mancata autorizzazione rappresenta un ostacolo legale e amministrativo che l’associazione dovrà affrontare.
Possibili sviluppi legali e ricorso al tar
Dopo aver ricevuto la sanzione da parte del comando dei vigili di Orbetello, l’Anpi sta valutando di impugnare la multa tramite un ricorso al Tribunale amministrativo regionale . La procedura di ricorso mira a contestare la legittimità della revoca dell’autorizzazione e, di conseguenza, la validità della multa. La strategia difensiva si basa sull’importanza storica e civile dell’evento del 25 aprile, sostenendo che l’iniziativa non possa essere ostacolata da provvedimenti comunali.
Il ricorso potrebbe aprire un confronto più ampio sul diritto di manifestare nei luoghi pubblici e sul bilanciamento tra sicurezza urbana e libertà civili. Anche altre associazioni potrebbero seguire l’esempio dell’Anpi in città, costringendo l’amministrazione a rivedere le proprie decisioni o a chiarire le regole d’uso degli spazi comuni.
Il procedimento davanti al Tar potrà richiedere mesi, contenendo i rischi di eventuali ulteriori contestazioni amministrative. In attesa delle valutazioni giudiziarie, l’attenzione rimane alta in Orbetello, dove il 25 aprile resta una data sentita da numerosi cittadini impegnati nel racconto e nella celebrazione della storia locale.
Rilevanza simbolica e dimensione nazionale
In questo contesto, la sanzione comminata all’Anpi assume un rilievo simbolico e pratico, testimoniando la complessità di gestire manifestazioni pubbliche tra esigenze di ordine e diritti di commemorazione.
La vicenda non si limita a Orbetello: riflette temi nazionali che riguardano tutti i comuni italiani sulla regolamentazione degli spazi pubblici durante eventi civili e storici. Il futuro di questa controversia dipenderà dall’esito delle verifiche legali e, soprattutto, dalla capacità delle parti di trovare un’intesa nell’interesse della comunità.