Il porto di Ancona compie un importante passo verso la sostenibilità ambientale con la stipula dell’accordo “Ancona Blue Agreement“, che prevede l’anticipo di sei mesi rispetto alla scadenza standard per l’utilizzo di combustibile marittimo con un tenore di zolfo non superiore allo 0,1%. Questa innovativa intesa, siglata dalle principali istituzioni portuali e operatori del settore marittimo, mira a ridurre le emissioni in atmosfera, migliorando così la qualità dell’aria per i cittadini e il patrimonio ambientale locale.
Un passo avanti verso la sostenibilità
L’accordo, firmato presso la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, coinvolge diversi attori chiave, tra cui il Comune di Ancona, la Capitaneria di Porto e le compagnie di navigazione. Con questa iniziativa, le navi traghetto e da crociera dovranno adottare, già a partire dal 1° novembre 2024, un combustibile con un tenore di zolfo ridotto, contribuendo in modo significativo alla diminuzione dell’impatto ambientale associato al traffico marittimo.
Vincenzo Garofalo, presidente dell’Adsp, ha sottolineato l’importanza di questo accordo nel contesto della promozione delle buone pratiche operative. “L’obiettivo è duplice: ridurre le emissioni delle navi in fase di ormeggio e favorire una maggiore sinergia tra i diversi soggetti coinvolti nel traffico portuale,” ha affermato Garofalo. L’iniziativa è parte di un programma più ampio volto a garantire un ambiente marittimo più sano e sostenibile, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile europei.
Gli attori coinvolti nell’accordo
Tra i firmatari dell’accordo figurano personalità di spicco come l’ammiraglio ispettore Vincenzo Vitale e il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, insieme a rappresentanti di numerose compagnie di navigazione, tra cui Adria Ferries spa, Grimaldi Euromed spa e MSC Cruise Management Uk ltd. La firma dell’accordo è stata anche accompagnata dalla presenza della consigliera regionale Mirella Battistoni, che ha voluto portare il sostegno della Regione Marche a questa iniziativa.
Il contributo di ciascun firmatario è cruciale non solo per l’adozione delle nuove misure, ma anche per diffondere la consapevolezza riguardo all’importanza della sostenibilità ambientale. Tutti i firmatari si sono impegnati a sensibilizzare i rispettivi settori e a monitorare la corretta attuazione delle procedure stabilite dall’intesa.
Le modalità di applicazione dell’accordo
L’accordo interessa, per il momento, le navi traghetto passeggeri e Ro-Ro, così come le navi da crociera durante le loro manovre di ingresso, uscita e sosta nel porto di Ancona. Tuttavia, è aperto alla futura adesione da parte di altre navi cargo di linea. Questa apertura permette di estendere i benefici anche ad altre categorie di navi, creando un’ulteriore rete di sostegno per la causa della sostenibilità.
A partire dal 1° maggio 2025, il mare Mediterraneo rientrerà nell’area di emissione controllata , in base alla Convenzione internazionale Marpol 73/78. Ciò rappresenta un passo significativo verso la riduzione del tenore di zolfo nel combustibile marittimo, allineando il Mediterraneo a zone già sotto controllo come il mare del Nord e il Baltico. Attraverso iniziative come l’Ancona Blue Agreement, il porto di Ancona si posiziona come pioniere nella lotta contro l’inquinamento marittimo, anticipando tempestivamente misure che miglioreranno le condizioni ambientali del territorio.
Promuovendo pratiche ecologiche nella nautica
L’iniziativa di anticipare la normativa sul combustibile a basso tenore di zolfo rappresenta non solo un obbligo normativo ma un forte messaggio di responsabilità collettiva. L’Adsp ha sottolineato che tale anticipo costituisce un significativo contributo alla riduzione degli effetti negativi legati all’ormeggio delle navi, in particolare per i traghetti e le crociere. Attraverso l’impegno comune di tutte le compagnie e le istituzioni coinvolte, si cerca di minimizzare l’impatto del traffico marittimo sulla salute pubblica e sull’ecosistema locale.
Già nel novembre 2018, era stata firmata un’intesa che stabiliva l’uso di combustibile a basso tenore di zolfo solo durante le fasi di ormeggio e uscita dal porto, mantenendo il limite di 1,5% nelle fasi di ingresso. Questo nuovo accordo costruisce sulla base di quelle precedenti esperienze e si propone di instaurare un virtuoso processo di miglioramento ambientale. L’adozione anticipata delle normative europee rappresenta un passo significativo verso la protezione della salute pubblica e della qualità ambientale, posizionando Ancona come un modello di riferimento nel panorama europeo.
Ultimo aggiornamento il 26 Ottobre 2024 da Marco Mintillo