La sanità regionale compie un passo decisivo nel confronto con le liste di attesa, annunciando un finanziamento di 42 milioni di euro per il contenimento dei tempi d’attesa. Questa decisione, emersa da una comunicazione dell’assessore regionale alla sanità, Riccardo Riccardi, mira a sostenere azioni mirate in vista dell’implementazione del Piano Nazionale per il Governo delle Liste d’Attesa 2025-2027. La Regione, anticipando le misure nazionali, intende affrontare un problema decisamente sentito dalla popolazione.
Investimenti strategici per il recupero dei tempi di attesa
Nella recente delibera della Giunta, è emerso un investimento significativo per le attività finalizzate alla riduzione delle liste di attesa. Questo oltre a riflettere una risposta alle esigenze dei cittadini, tende anche a contenere il fenomeno della fuga extraregionale, dove i pazienti cercano cure fuori dal proprio territorio. Le azioni approvate si articolano in un piano di monitoraggio, obbligando gli enti sanitari a comunicare periodicamente i risultati all’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute . Questo approccio garantisce un controllo costante sui risultati ottenuti e sugli investimenti effettuati.
L’assessore Riccardi ha sottolineato l’importanza di avere un’organizzazione robusta e una condivisione delle informazioni tra le varie strutture sanitarie. “Con una limitata disponibilità di risorse professionali, una gestione trasparente e ben coordinata diventa essenziale per il buon funzionamento del sistema sanitario regionale.” La scadenza fissata al 31 dicembre 2025 impone alle aziende di utilizzare i fondi disponibili, o di accantonarli in bilancio per lo stesso fine, evidenziando una volontà di attuare misure tempestive e concrete.
Ripartizione dei fondi e priorità d’intervento
Il piano di investimento prevede una suddivisione dettagliata delle risorse tra i vari enti del Sistema Sanitario Regionale . Dei 30 milioni destinati al recupero e alla riduzione delle liste di attesa, 8,3 milioni andranno all’Asfo, mentre 10,7 milioni e 10,8 milioni saranno distribuiti rispettivamente ad Asufc e Asugi. Inoltre, saranno previsti 12,1 milioni per il piano operativo di recupero, con specifiche quote per ogni ente, inclusi 200.000 euro per gli Irccs Burlo e Cro.
L’allocazione dei fondi segue delle priorità ben delineate. Il primo intervento riguarda le prestazioni di ricovero ospedaliero per intervento chirurgico di elezione e i casi di specialistica ambulatoriale. Seguiranno le prestazioni non erogate e in lista al 31 dicembre 2024. Al terzo posto si posizionano altre prestazioni in lista dal 1 gennaio 2025, un approccio che mostra l’intenzione di ottimizzare i servizi offerti secondo le necessità dei pazienti.
Un impegno rinnovato per il sistema sanitario regionale
Riccardo Riccardi ha evidenziato come, nel 2024, il sistema sanitario si sia impegnato intensamente per affrontare il problema delle liste di attesa, fortemente aggravato dalla pandemia. Questi nuovi investimenti rappresentano un tentativo concreto di allineare le risposte ai bisogni dei cittadini, portando a un miglioramento tangibile dei servizi sanitari. “La comunità regionale può attendersi un approccio rinnovato, con l’obiettivo di rendere la sanità un servizio più accessibile e pronto a soddisfare le esigenze della popolazione.”
Il futuro del sistema sanitario dipenderà dalla capacità di attuare queste misure con efficienza, implementando un monitoraggio continuo che garantisca l’utilizzo corretto delle risorse. Con investimenti previsti in continua crescita, si profila un futuro in cui le cure sanitarie diventano più pronte e adeguate, riducendo l’ansia e il disagio dei pazienti in attesa.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Marco Mintillo