Anticipazioni meteo: arrivo della neve e venti forti, l’estate chiude i battenti

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Anticipazioni meteo: arrivo della neve e venti forti, l'estate chiude i battenti - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Le previsioni meteo per i prossimi giorni segnalano un brusco cambiamento climatico per l’Italia, con l’abbassamento delle temperature e l’arrivo di nevicate a quote relativamente basse. Secondo Antonio Sanò, esperto di meteorologia e fondatore di www.iLMeteo.it, questo evento è da considerarsi nella normalità stagionale, non influenzato dai fenomeni di cambiamento climatico di lungo periodo. Scopriamo nel dettaglio le previsioni, le modalità di transizione tra estate e autunno e le implicazioni per le diverse regioni del Paese.

L’arrivo della perturbazione autunnale

Un cambiamento immediato

Già a partire da giovedì, l’Italia si preparerà a un’improvvisa inversione atmosferica. Sanò segnala l’arrivo di una perturbazione autunnale che porterà aria fredda, proveniente dal Nord Europa, in particolare sulle regioni settentrionali e centrali del Paese. Questo fenomeno atmosferico si tradurrà in un abbassamento delle temperature e in un’atmosfera più fredda e frizzante. La perturbazione sarà ben visibile soprattutto nelle regioni del Nord-Est, interessando Friuli Venezia Giulia e Triveneto, e spostandosi anche verso il Centro-Sud e la Sardegna venerdì.

Le proiezioni indicano che questo cambiamento ha più di un semplice risvolto estetico; dagli scampoli estivi si passerà rapidamente a condizioni di maltempo più produttive, che segneranno di fatto la conclusione dell’estate. Questo tipo di evoluzione meteorologica è comune con l’arrivo dell’autunno e, sebbene possa sembrare brusca, è da considerarsi una consuetudine per questo periodo dell’anno.

Neve a quote italiane

Precipitazioni nevose sorprendenti

Uno degli aspetti più interessanti di queste previsioni è l’arrivo di nevicate più abbondanti del previsto a quote relativamente basse, a partire da giovedì stesso. Sanò ha sottolineato che la neve potrebbe cadere a partire dai 1.200/1.300 metri, interessando in particolare le regioni alpine come la Valle d’Aosta e l’Alto Adige, con possibili fiocchi anche a Livigno, in provincia di Sondrio. Inoltre, Cortina d’Ampezzo, nel Bellunese, si troverà probabilmente a fare i conti con le prime nevicate della stagione.

Questo fenomeno non solo anticipa l’inizio della stagione invernale, ma rappresenta anche un segnale di come le basse temperature possano manifestarsi in modo repentino, segnando una netta separazione dall’estate calda appena trascorsa. Sanò ha messo in evidenza il fatto che la varietà e l’intensità delle precipitazioni nevose suggeriscono un cambiamento significativo delle condizioni atmosferiche, destinato ad intensificarsi nel corso dei giorni a venire.

Temperature in picchiata e venti forti

Un brusco ribaltamento termico

L’abbassamento delle temperature previsto sarà notevole, con una differenza che potrà arrivare a 15 gradi in sole 24 ore. Venerdì, i termometri a 1.500 metri segneranno 15 gradi mentre, sulle Alpi orientali, si scenderà addirittura fino a 2 gradi. Questo drastico rimescolamento dell’aria, secondo Sanò, rappresenta un aspetto tipico di queste transizioni climatiche, sebbene possa sorprendere per l’ampiezza dei cambiamenti.

In aggiunta alle temperature in calo, ci si aspetta anche l’arrivo di venti di Maestrale, con raffiche forti che colpiranno principalmente la Sardegna e il Tirreno. Questi venti porteranno con sé un ulteriore abbassamento della percezione termica e contribuiranno a intensificare le condizioni di instabilità atmosferica. Contestualmente, i venti di Bora saranno attivi su Trieste e l’Adriatico, un fattore che può ristrutturare ulteriormente l’atmosfera della regione.

Il cambiamento climatico e il contesto attuale

Un evento che rientra nella normalità

Nonostante l’impatto di questo cambiamento meteo, Sanò ha voluto chiarire che gli eventi che stiamo osservando non sono direttamente collegabili ai cambiamenti climatici di lungo periodo. Mentre la struttura temporale di eventi severi appare contrastante con le stagioni passate, questo mutamento di metà settembre è ritenuto dalla meteorologia come un fenomeno regolare. Tuttavia, i dati estivi suggeriscono una continuità di temperature molto elevate, che hanno già fatto registrare 50 giorni di picchi oltre i 37 gradi.

Questo andamento stagionale ha messo in evidenza le problematiche di calore prolungato, a cui si aggiungono frequenti temporali e grandinate. Il comportamento atmosferico di quest’anno sta configurando un’estate che sarà ricordata come una delle più calde della memoria recente, benché gli eventi meteorologici stiano iniziando a riconfigurarsi nelle forme più intense e brevi di precipitazione.

Le condizioni atmosferiche stanno quindi evolvendo, segnalando non solo la chiusura dell’estate ma anche un avvio di autunno che promette di essere ricco di cambiamenti, con un occhio attento ai vari segnali che la natura continua a comunicare.

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Sofia Greco

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