Il 8 aprile 2025, l’Antitrust ha emesso una pesante sanzione di 20 milioni di euro contro la Cooperativa Culture e diverse piattaforme turistiche. Questa decisione è il risultato di un’indagine avviata nel luglio 2023, a causa di pratiche scorrette nella vendita dei biglietti per l’accesso al Colosseo. Secondo l’Autorità , l’interruzione dell’acquisto online dei biglietti per il Parco archeologico è stata la chiave che ha portato a questa misura.
La sanzione a CoopCulture
CoopCulture, che ha gestito dal 1997 fino al 2024 il servizio ufficiale di vendita dei biglietti per il Colosseo, ha ricevuto una multa di 7 milioni di euro. Secondo l’Antitrust, la cooperativa ha contribuito consapevolmente a rendere i biglietti di ingresso al Colosseo pressoché irreperibili. Questo comportamento ha causato un aumento significante dei prezzi, costringendo i consumatori a rivolgersi ai tour operator che offrivano pacchetti costosi e servizi aggiuntivi, come guide turistiche e salta fila.
L’Autorità ha riscontrato che CoopCulture non ha adottato misure adeguate per contrastare l’acquisto automatico dei biglietti da parte di sistemi di terzi, che hanno assorbito gran parte dei biglietti disponibili. Inoltre, una quota considerevole di biglietti è stata riservata a visite guidate, generando un profitto maggiore per la cooperativa, a discapito dei visitatori comuni.
La posizione dell’Antitrust e del Codacons
Il caso del Colosseo rappresenta un esempio lampante di come le problematiche relative al “secondary ticketing” siano radicate in Italia. Il Codacons ha espresso la propria posizione in merito alla multa da 20 milioni di euro, sollevando preoccupazioni sul fenomeno che si ripete costantemente. Secondo il presidente Carlo Rienzi, biglietti per concerti, eventi e siti culturali importanti sono spesso rapidi a esaurirsi sui canali ufficiali, solo per apparire rapidamente su piattaforme secondarie a prezzi molto più elevati.
Il commento di Rienzi mette in evidenza come questo comportamento danneggi i consumatori, con perdite economiche annue stimate in centinaia di milioni di euro. I biglietti di ingresso ai siti storici e culturali, come il Colosseo, devono essere accessibili a tutti, senza che i turisti e i cittadini debbano affrontare tariffe elevate imposte da soggetti che si approfittano della situazione.
Conseguenze e misure future
La decisione dell’Antitrust non è solo un’opinione isolata. Essa stimola un dibattito più ampio sulle misure da adottare per garantire una maggiore trasparenza e accessibilità nella vendita di biglietti per eventi culturali e storici. Le istituzioni e le associazioni dei consumatori stanno chiedendo una revisione delle normative esistenti, per combattere il fenomeno del secondary ticketing in modo più efficace.
Nonostante le sanzioni imposte, sarà fondamentale osservare se queste misure porteranno a risultati tangibili in futuro. La questione della disponibilità dei biglietti e della giusta accessibilità per tutti i visitatori rimane aperta, così come la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze commerciali degli operatori turistici e i diritti dei consumatori.