Respinta richiesta di misura meno afflittiva per donna accusata di maltrattamenti in una casa di riposo
Il gip respinge la richiesta di una misura meno afflittiva per la donna accusata di maltrattamenti in una casa di riposo. Durante l’interrogatorio di garanzia, la donna, assistita dall’avvocato Italo Montini, ha rilasciato spontanee dichiarazioni sostenendo di aver ricevuto dei riconoscimenti importanti da alcuni parenti degli anziani ospiti della struttura. Tuttavia, il gip Giuseppe Molfese ha evidenziato la gravità indiziaria del reato di maltrattamenti commesso all’interno della struttura residenziale per anziani. Il giudice ha sottolineato che lo stato di sofferenza e umiliazione delle vittime può derivare anche dal clima vessatorio instaurato.
Gravi indizi di colpevolezza e testimonianze raccolte
Nel provvedimento cautelare, il gip ha evidenziato che sussistono gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati. Questi indizi sono stati desunti dalle dichiarazioni rese dalle ex dipendenti della struttura e dagli accertamenti svolti dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dal tenente colonnello Ivano Cerioni. Le risultanze investigative sono state condivise dalla Procura e dal gip. L’indagine è nata dopo la denuncia di un ex operatore sanitario della casa di riposo, che ha riferito episodi di violenza nei confronti degli ospiti, alcuni dei quali disabili. La donna accusata li denigrava, li ingiurava e minacciava di ritorsioni.
La decisione del gip
Il gip ha respinto la richiesta di una misura meno afflittiva per la donna accusata di maltrattamenti nella casa di riposo. La gravità indiziaria del reato e le testimonianze raccolte hanno portato il giudice a ritenere che sussistano gravi indizi di colpevolezza. Il clima vessatorio instaurato all’interno della struttura ha causato sofferenza e umiliazione alle vittime. La decisione del gip conferma l’importanza di tutelare gli anziani ospiti delle case di riposo e di punire i responsabili di maltrattamenti. L’indagine, avviata dopo la denuncia di un ex operatore sanitario, ha permesso di raccogliere prove significative contro la donna accusata. Ora il caso passerà alla fase successiva del processo, dove verranno valutate tutte le prove e ascoltate le testimonianze per giungere a una sentenza definitiva.
Ultimo aggiornamento il 4 Aprile 2024 da