Aperte le urne in sicilia per eleggere presidenti e consiglieri nei liberi consorzi e città metropolitane

Aperte le urne in sicilia per eleggere presidenti e consiglieri nei liberi consorzi e città metropolitane

In Sicilia si vota per eleggere presidenti e consiglieri dei Liberi consorzi provinciali e delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina con un sistema di voto ponderato basato sulla popolazione.
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In Sicilia si tengono oggi le elezioni di secondo livello per eleggere presidenti e consiglieri dei Liberi consorzi provinciali e delle Città metropolitane, con un sistema di voto ponderato basato sulla popolazione dei Comuni. - Gaeta.it

In sicilia si tengono oggi le elezioni di secondo livello per scegliere i vertici degli enti che dal 2012 sono guidati da commissari governativi. Dalle 8 alle 22, circa 4 mila amministratori e consiglieri comunali si sono recati ai seggi distribuiti nelle nove realtà territoriali coinvolte. Dopo più di un decennio, si vota per i presidenti e i consigli dei Liberi consorzi provinciali e delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina con un sistema di voto ponderato che tiene conto della popolazione di ciascun Comune.

Voto e durata nelle sedi degli enti

Le operazioni di voto per la nomina dei nuovi rappresentanti si sono svolte dalle 8 fino alle 22 in ciascuno dei nove seggi ufficiali, collocati nelle sedi degli enti territoriali interessati. La legge regionale del 2012 aveva abolito le province, ma non aveva previsto consultazioni elettorali dirette; da allora quei territori sono amministrati da commissari nominati dal governo regionale e statale. Ora si torna alle urne con una procedura riservata prevalente agli amministratori locali, cioè sindaci e consiglieri comunali dei Comuni appartenenti ai territori, che eleggono al loro interno i 6 presidenti e 68 consiglieri per i Liberi consorzi provinciali e 50 consiglieri per le Città metropolitane. Lo spoglio delle schede, a chiusura, inizierà domani mattina presto alle 8.

Sistema di voto ponderato

Il voto funziona con un sistema ponderato: ogni elettore non ha un voto uguale a tutti gli altri ma ha un peso proporzionale alla popolazione del Comune dove è stato eletto. Ciò significa che i rappresentanti di Comuni più grandi hanno un peso maggiore nella scelta dei leader degli enti sovracomunali.

Composizione e seggi nelle città metropolitane

Le tre Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina hanno modalità e numeri differenziati ma coordinate. A Palermo, gli elettori vengono dai 82 Comuni della provincia e dovranno scegliere 18 componenti del Consiglio metropolitano. Catania ha invece 58 Comuni e numero uguale di consiglieri metropolitani, sempre 18. Infine a Messina, dove i Comuni sono 108, si voterà per 14 consiglieri metropolitani.

In ciascuna di queste Città metropolitane, il presidente del consiglio è di diritto il sindaco della città capoluogo, dunque a Palermo, Catania e Messina il primo cittadino detiene automaticamente quella carica per il mandato in corso. I sindaci e i consiglieri comunali partecipano quindi attivamente alla formazione dei consigli, decidendo le scelte che riguardano le politiche territoriali metropolitane, comprese quelle su trasporti, infrastrutture, ambiente e servizi sovracomunali.

Funzioni e ruolo dei consigli metropolitani

Questi organismi hanno competenze rilevanti per la pianificazione e la gestione di ambiti sovracomunali, con impatti diretti sulla vita quotidiana delle comunità coinvolte.

Elezione dei consiglieri nei liberi consorzi provinciali

I Liberi consorzi provinciali sono 6 e interessano le province che una volta erano gestite dalle Province regionali. Si tratta di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa. Qui il voto serve a eleggere 6 presidenti e 68 consiglieri, numeri distribuiti in modo preciso tra i vari territori.

Ad Agrigento, sono in palio 12 posti nel consiglio del libero consorzio, così come a Ragusa, Siracusa e Trapani. Per Caltanissetta ed Enna invece si voterà per eleggere 10 consiglieri ciascuno. Questi organismi rappresentano una forma di governo intermedio che si occupa di servizi, pianificazione e gestione di funzioni che riguardano più Comuni assieme.

Voto ponderato e peso demografico

La modalità elettorale pesa in modo più consistente il voto degli amministratori di Comuni più popolosi, così che le decisioni rispecchino non solo un numero di rappresentanti ma anche la distribuzione demografica reale del territorio. A questo si aggiunge il fatto che i presidenti dei liberi consorzi vengono scelti direttamente, rendendo più evidente il ruolo di guida politica e amministrativa.

L’intera consultazione segna un passaggio importante per la gestione amministrativa siciliana. Dopo oltre un decennio di reggenza da parte di commissari, si ritorna a una forma di governo ciascuno più vicino ai territori e agli amministratori eletti localmente. Lo spoglio delle schede nelle sedi dei nove seggi avverrà da domani alle 8, quando si inizierà a contare voto per voto e assegnare i seggi.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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