Un’importante iniziativa culturale prende il via nella provincia di Latina, con l’apertura gratuita della Sala Cambellotti ogni prima domenica del mese. Questa proposta si inserisce nel contesto di celebrazioni e riconoscimenti che abbelliscono il territorio, offrendo ai visitatori l’occasione di scoprire l’opera ‘Agro Redento‘ di Duilio Cambellotti. Un modo per conoscere più a fondo la storia e l’identità culturale di una provincia ricca di valori.
La Sala Cambellotti: storia e significato
La Sala Cambellotti rappresenta un luogo emblematico all’interno del Palazzo del Governo della provincia di Latina. Qui, l’artista Duilio Cambellotti ha lasciato un’impronta indelebile con la sua opera ‘Agro Redento‘, simbolo di un territorio che ha vissuto profonde trasformazioni e rinascite. L’opera è ispirata alla natura rigogliosa degli agri e alla cultura contadina, riflettendo i valori e le esperienze di una comunità che ha saputo rialzarsi.
Grazie a questa iniziativa, il Presidente della provincia, Gerardo Stefanelli, ha voluto sottolineare l’importanza del patrimonio culturale come veicolo di identità e appartenenza per la comunità . L’apertura della sala mira a coinvolgere cittadini e visitatori in un percorso di scoperta, avvicinandoli a una storia che merita di essere raccontata e valorizzata.
Il legame tra l’arte e il contesto socio-culturale del territorio si fa evidente proprio attraverso i sentieri narrativi che la Sala Cambellotti è in grado di offrirci. Ogni visita potrà rivelarsi un’occasione per riflessioni profonde sulla crescita e l’evoluzione di questa provincia, trasformata nel corso degli anni da un’area rurale a un centro vitale di cultura e arte.
Dettagli delle visite guidate: come partecipare
Le visite guidate alla Sala Cambellotti si svolgeranno dalle 9.30 alle 12.30, suddivise in turni di un’ora ciascuno. È necessario prenotarsi attraverso il portale Eventbrite per garantire il proprio posto. Questa organizzazione permette una gestione ottimale del flusso di visitatori, assicurando che ogni partecipante possa viverne l’esperienza senza affollamento, creando un clima di maggiore interazione e condivisione.
Le prenotazioni, attive fino a febbraio 2026, offrono un’ampia opportunità di accesso alla cultura, arricchita da spiegazioni dettagliate sui temi trattati nell’opera di Cambellotti e sulla storia del palazzo. Queste aperture sono state realizzate in collaborazione con il Museo Piana delle Orme, il quale ha firmato un protocollo d’intesa con la provincia per potenziare l’offerta culturale nel territorio.
Durante la visita, oltre a guardare l’opera, i visitatori potranno addentrarsi nella storia di uno dei palazzi più storici di Latina. Scoprire la sua architettura e i racconti legati alla sua costruzione costituiscono un’esperienza arricchente e partecipativa.
Un’iniziativa per la comunità e la cultura
Questa apertura rappresenta un passo importante verso la costruzione di un forte senso di comunità e identità culturale, come sottolineato dal Presidente Stefanelli. La Sala Cambellotti si configura non solo come luogo d’arte, ma come vero e proprio centro di aggregazione e riflessione per la cittadinanza. Si punta a stimolare un dialogo attivo tra le varie generazioni, invitando i più giovani a scoprire il proprio passato e le proprie radici.
Le aperture mensili si integrano in un panorama culturale in fermento, arricchito da eventi e riconoscimenti come il recente inserimento della Via Appia Regina Viarum nella lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO e la nascita della Fondazione per il centenario della città di Latina. L’intento è quello di ravvivare un rinnovato interesse verso le tradizioni e le peculiarità locali, incoraggiando residenti e turisti a esplorare le bellezze artistiche e storiche di una provincia ricca di risorse.
Il primo appuntamento di queste visite guidate è fissato per domenica 2 marzo 2025, con una visita straordinaria che precede il lancio ufficiale dell’iniziativa, programmata per lunedì 24 febbraio alla presenza delle autorità e della stampa. Questa è un’occasione imperdibile per tutti coloro che desiderano conoscere, in modo diretto e autentico, il patrimonio culturale di Latina.