La richiesta di un registro autentico delle autoesclusioni per il gioco, sia online che tradizionale, sta guadagnando attenzione. A richiederlo è Moreno Marasco, presidente di Logico, riconoscendo l’importanza di un approccio integrato per garantire la sicurezza e il benessere dei giocatori. Durante una conferenza stampa alla Camera nel dicembre 2023, il tema era stato già discusso, rivelando come ci sia un consenso diffuso su questa necessità. Ora, nel 2025, il dibattito si fa ancora più serrato.
L’importanza di un registro unificato
La mancanza di un registro adeguato, come evidenziato da Marasco, osserva che l’idea di un ‘Registro Unico degli Autoesclusi‘ è una mera illusione. Attualmente, è in vigore il ‘Registro Unico degli Autoesclusi dal Gioco a Distanza’ , un sistema limitato che non abbraccia il gioco fisico. Questa carenza non solo compromette la protezione dei giocatori, ma crea anche confusione e disomogeneità tra le due forme di gioco.
Un sistema integrato dovrebbe prevedere l’autoesclusione in tutte le sue declinazioni. Ciò consentirebbe di garantire i diritti fondamentali dei giocatori, assicurando che tutti coloro che desiderano proteggersi da un uso eccessivo del gioco possano farlo indipendentemente dal contesto di gioco. L’adozione di tecnologie moderne per un’identificazione anonima potrebbe facilitare questo processo, rendendo più accessibili i meccanismi di tutela.
Tecnologie per la tutela dei giocatori
L’innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale nel contesto del gioco responsabile. Le soluzioni disponibili potrebbero garantire una protezione efficace mediante sistemi di identificazione che non compromettono la privacy dei cittadini. Con l’anonima identificazione, ogni individuo potrebbe gestire la propria autoesclusione senza dover rendere pubbliche informazioni personali sensibili, mantenendo così un equilibrio tra sicurezza e privacy.
Attualmente, molti sistemi tecnologici sono già in uso in altri settori e la loro applicazione nel gioco potrebbe rappresentare un significativo passo in avanti. Non solo aiuterebbe a costruire un ambiente di gioco più sicuro, ma potrebbe anche portare a un miglioramento dell’immagine del settore, mostrando un impegno concreto verso il benessere dei giocatori.
I ritardi nel riordino del gioco terrestre
Marasco mette in evidenza l’urgenza di prendere provvedimenti attivi, poiché i ritardi nel riordino del gioco terrestre rischiano di esasperare la situazione. Le proroghe e le incertezze regolatorie creano un clima instabile, impedendo l’implementazione di misure necessarie per la protezione dei giocatori. Essere in attesa di un riordino che non arriva ha un impatto diretto sulla sicurezza dei partecipanti e sulla responsabilità del settore.
È fondamentale che le istituzioni si attivino per affrontare queste questioni. Un approccio chiaro e deciso nella regolamentazione del gioco terrestre e nella creazione di un registro unificato non solo risponderebbe a un bisogno riconosciuto, ma anche a una responsabilità verso la società nel suo complesso. La sfida è quella di rendere la protezione dei giocatori una realtà concreta e non un’ipotesi astratta, evitando che questo diventi un obiettivo irraggiungibile.