Dal 4 al 6 aprile 2025, la Cartiera Latina, un antico impianto industriale, diventa il palcoscenico del primo Appia Jazz Festival, a Roma. Questo festival unico combina musica jazz, biodiversità e agricoltura sostenibile, offrendo una serie di concerti, incontri e degustazioni gratuite. Promosso da Eticaarte e dal Parco Regionale dell’Appia Antica, con il supporto del ministero della Cultura e della Siae, l’evento si propone di educare il pubblico sui temi della sostenibilità ambientale attraverso l’arte musicale. Con talenti emergenti della scena jazz e una forte connessione alla natura, il festival promette un’esperienza culturale di grande impatto.
Un festival che unisce musica e agricoltura
La rassegna Appia Jazz Festival si distingue per l’incontro armonioso tra arte e ambiente, dove l’agricoltura e la biodiversità diventano i protagonisti. Questo evento è concepito non solo come un’opportunità per ascoltare musica di qualità, ma anche come un momento di riflessione sulle sfide dell’agricoltura moderna. I concerti, che vedono la partecipazione di artisti under 35, si svolgeranno in un contesto che invita i partecipanti a esplorare l’importanza della sostenibilità nella produzione alimentare. Le etichette di ingresso gratuito suggeriscono l’intenzione di rendere l’arte accessibile a tutti, incoraggiando così una partecipazione ampia e varia.
In questo contesto, le degustazioni guidate offrono un’esperienza interattiva e sensoriale. Per partecipare a queste sessioni, è necessaria la prenotazione tramite il portale Eventbrite, il che evidenzia l’organizzazione meticolosa dell’evento. Dalla gastronomia agli incontri che approfondiscono pratiche agricole ecologiche, il festival mira a stimolare il dialogo sulla salute del pianeta.
Il programma musicale
Il palinsesto del festival è ricco e variegato, con concerti previsti ogni giorno. Si parte il 4 aprile alle 19:30 con Pierpaolo Vacca, che porta sul palco un mix di tradizione popolare sarda e influenze elettroniche. Questo primo set promette di coinvolgere il pubblico con ritmi travolgenti e melodie suggestive.
Il 5 aprile il festival continuerà con le performance di Camilla Battaglia, la cui voce viene trasformata da effetti sonori ispirati alla poesia di T.S. Eliot. A seguire, Ester Pantano regalerà uno spettacolo che narra storie di cantautrici e tematiche sociali, tra cui la violenza e l’emancipazione. Questi eventi musicali si susseguono in un flusso ininterrotto di creatività e di esplorazione delle emozioni, rendendo ogni performance un momento unico e irripetibile.
Chiusura il 6 aprile con Christian Mascetta, che si esibirà in un concerto in solo per chitarra e voce, seguita dalla presentazione del suo nuovo quartetto. Questo finale rappresenta un coronamento perfetto di un festival che valorizza il talento giovanile e l’interazione musicale.
Approfondimenti su agricoltura e biodiversità
L’Appia Jazz Festival non si limita solo a momenti musicali, ma dedica anche spazi significativi ad incontri ed eventi sui temi di agricoltura e biodiversità. Il 4 aprile, si discuterà di agricoltura organica e rigenerazione del suolo, fornendo informazioni sulle tecniche sostenibili. Il 5 aprile sarà l’occasione per una degustazione di mieli, dove il pubblico potrà scoprire la varietà di prodotti locali.
Il 6 aprile, i soci di “Semi di Comunità” presenteranno la loro esperienza in un’azienda agricola collettiva, la prima CSA di Roma. Questo terreno di 5 ettari, che ospita anche una parte boschiva, è situato nell’area protetta del Parco di Veio. L’approccio comunitario e partecipativo offre un esempio concreto di come l’agricoltura possa essere praticata in modo sostenibile e collaborativo.
Durante tutti i giorni del festival avrà luogo anche VinAppia, un evento dedicato alle aziende agricole del Parco Regionale dell’Appia Antica. Saranno allestiti stand per assaggi di prodotti locali, rendendo il festival un’occasione per avvicinarsi al cibo e alla cultura agricola del territorio.
Con concerti, conferenze e degustazioni, l’Appia Jazz Festival si preannuncia come un evento all’insegna della musica e della consapevolezza, invitando i romani e i visitatori a riflettere sul legame tra arte e natura.