L’approvazione delle linee di indirizzo degli atti aziendali rappresenta un momento fondamentale per il sistema sanitario delle Marche. Con questa decisione, il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, segna un’importante tappa verso il completamento della riforma sanitaria, mirata a integrare i servizi tra territorio e ospedali. Entro i prossimi due mesi, le Aziende sanitarie sono chiamate ad approvare i loro atti, che definiranno in dettaglio l’erogazione delle prestazioni e l’organizzazione dei servizi.
un cambio di passo necessario per la sanità
L’urgenza di una riforma
Francesco Acquaroli ha messo in evidenza come gli ultimi atti aziendali risalgano a un periodo lontano, sottolineando che la questione non è meramente temporale, ma deriva dalla necessità di adattare il sistema sanitario a un contesto che è cambiato profondamente. “La riforma della sanità” ha dichiarato, “non è solo una questione di aggiornamento, ma un’imperativa necessità per rispondere alle esigenze dei cittadini”. Uno dei punti chiave è la creazione di un sistema che equilibri l’offerta dei servizi sanitari, per assicurare una copertura adeguata e tempestiva delle necessità della popolazione.
L’importanza degli atti aziendali
Gli atti aziendali, secondo Acquaroli, rappresentano “lo strumento operativo che prevede l’erogazione delle prestazioni”. A differenza del piano socio-sanitario, che funge da guida strategica, gli atti aziendali definiscono i dettagli operativi, inclusi i budget necessari per le diverse aree di intervento. Con questa nuova organizzazione, le Aziende sanitarie potranno riflette le specificità territoriali e le loro esigenze, assicurando un servizio più efficiente e mirato.
coinvolgimento e ascolto nella gestione
Un approccio collaborativo
Acquaroli ha enfatizzato la necessità di un coinvolgimento attivo delle varie componenti del sistema sanitario nella creazione degli atti aziendali. È stato richiesto ai Direttori generali di coinvolgere non solo dirigenti e professionisti sanitari, ma anche operatori, per garantire che le decisioni siano il risultato di un lavoro collettivo. “La partecipazione è cruciale”, ha affermato, aggiungendo che un maggiore coinvolgimento porta a una maggiore consapevolezza e responsabilità nei confronti del sistema.
Comprendere le necessità del sistema
Ogni decisione presa deve considerare la complessità della sanità, che si estende su vari aspetti. Temi quali la presa in carico dei pazienti, la prevenzione e l’appropriatezza delle prestazioni devono essere trattati con attenzione. La riforma mira non solo a risolvere le criticità esistenti, ma anche a costruire un modello sanitario proattivo che sappia anticipare le esigenze delle comunità e mantenere standard qualitativi elevati.
sfide e opportunità della riforma
La complessità della riforma
Il presidente ha avvertito che il processo di riforma è tutto, tranne che semplice. Sono molte le sfide da affrontare, tra cui la necessaria programmazione del turnover dei professionisti e il rinnovamento di strumenti e infrastrutture. Secondo Acquaroli, senza queste basi solide, è difficile pensare a un miglioramento reale dei servizi offerti. “Affrontare questi temi richiede tempo e impegno”, ha affermato, indicando come la riorganizzazione richieda un approccio sistemico e integrato.
L’importanza della coerenza nel processo
Infine, Acquaroli ha voluto richiamare l’attenzione sull’importanza di un approccio coerente. “Criticare i ritardi nell’approvazione non tiene conto che dopo tanti anni di inattività non è determinante un mese o due in più”, ha detto. “Ciò che conta di più è che gli atti siano fondati su una visione chiara, condivisa e capace di rispondere alle necessità dei territori”. Questo impegno rappresenta non solo un passo verso l’efficienza, ma anche un segno di rispetto nei confronti dei cittadini e delle loro legittime aspettative nei confronti di un sistema sanitario che deve essere sempre più inclusivo e reattivo.