Il Consiglio regionale della Campania ha recentemente varato il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025-2027. La manovra, approvata con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra e il rifiuto delle opposizioni, ammonta a 38 miliardi di euro, un’importante cifra che riflette anche l’assegnazione dei fondi vincolati. Le discussioni che hanno accompagnato l’approvazione evidenziano divergenze significative tra le forze politiche presenti nell’aula.
Dettagli sul bilancio regionale
L’approvazione del bilancio è stata effettuata con un’astensione da parte dei gruppi di opposizione. Andrea Volpe, Questore alle finanze, ha presentato il documento all’Aula, rimarcando l’equilibrio della situazione di competenza e di cassa, con un avanzo di amministrazione di oltre 26 milioni di euro. Secondo Volpe, questo risultato dimostra la capacità della regione nella razionalizzazione della spesa pubblica. La manovra, tuttavia, è stata oggetto di critiche, in particolare riguardo alle scelte di allocazione dei fondi.
Durante la trattativa, è emerso un forte contrasto tra le esigenze di spesa per servizi cruciali, come salute e assistenza sociale, e le risorse destinate a eventi e feste locali. Questi aspetti hanno sollevato perplessità nel contesto di un bilancio che dovrebbe riflettere le reali necessità della popolazione campana, specialmente in un momento in cui i bisogni sociali sono in continua crescita.
La legge di stabilità e i contenuti chiave
Il Consiglio ha approvato anche la legge di stabilità per il 2025, introdotta da Francesco Picarone, presidente della Commissione Bilancio. Picarone ha definito questa legge come “tempestiva ed efficace”, con un focus sulla promozione delle politiche sociali e culturali, nonostante le difficoltà derivanti dai tagli del Governo centrale. Questa manovra si propone di continuare il lavoro svolto dalla giunta di Vincenzo De Luca, cercando di mantenere l’equilibrio fra i diversi interventi.
L’importanza attribuita alla legge di stabilità viene riconosciuta da vari consiglieri, che hanno sottolineato come le proposte emendative presentate in commissione siano state integrate nel testo finale. Tuttavia, ci sono state critiche significative, amplificate dalle opposizioni, che hanno messo in discussione la reale efficacia delle misure adottate, accendendo un dibattito su come queste possano influire sui servizi e il benessere della comunità.
Critiche dalle opposizioni e le proposte alternative
Le opposizioni, rappresentate da diversi partiti, non hanno perso l’occasione di esprimere le loro riserve riguardo al bilancio. Maria Muscarà ha etichettato il documento come privo di vision e ha evidenziato come le allocazioni siano orientate a spese eccessive, anziché a necessità fondamentali come la sanità. Secondo Muscarà, la priorità dovrebbe essere ridurre le liste d’attesa e incrementare i budget per le prestazioni sanitarie, questioni vitali per la popolazione.
Il leader dell’opposizione di centrodestra, Stefano Caldoro, ha richiamato l’attenzione sulla questione della spesa pro capite per la sanità, sottolineando come la Campania sia ai vertici per la spesa più bassa. Anche il consigliere Luigi Abbate ha messo in evidenza la gravità della situazione, lamentando la riduzione del personale medico e il deterioramento dell’assistenza sanitaria.
La mancanza di misure di sostegno al reddito è stata un ulteriore punto di critica da parte di Vincenzo Ciampi, del Movimento 5 Stelle, che ha presentato proposte per migliorare le condizioni di vita delle famiglie più svantaggiate.
Iniziative futura e prospettive per la Campania
Nonostante le discordie, alcuni consiglieri hanno cercato di proporre visioni per il futuro della regione. Vittoria Lettieri ha evidenziato l’importanza dei ristori per i comuni che ospitano impianti di rifiuti, inclusa la richiesta di ampliare il supporto per il termovalorizzatore di Acerra. Inoltre, la questione dell’aeroporto di Grazzanise è stata sollevata da Piscitelli, sottolineando come questo progetto possa rappresentare un’opportunità per lo sviluppo infrastrutturale della Campania.
Le preoccupazioni circa la stabilità economica e le priorità di investimento rimangono al centro del dibattito. I consiglieri esprimono la necessità di un bilancio che non solo contempli spese immediate, ma che si concentri su politiche a lungo termine in grado di sostenere davvero la crescita e il benessere della popolazione campana. La manovra, quindi, rappresenta un punto di partenza, ma richiede ulteriori discussioni e riforme per garantire un domani più luminoso per tutti i cittadini della regione.
Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2024 da Laura Rossi