Il Consiglio regionale della Basilicata ha recentemente dato il via libera all’atto amministrativo n. 35/2024 che segna un passo significativo per l’istruzione superiore nella regione. Questo sviluppo apre la strada a un ambizioso Piano dodicennale dedicato alla collaborazione tra la Regione Basilicata e l’Università degli Studi della Basilicata, previsto per il periodo 2025-2036. L’ufficio stampa dell’Assemblea lucana ha fornito tutti i dettagli riguardanti questa iniziativa che si propone di elevare ulteriormente il livello accademico e di ricerca nella zona.
Il piano dodicennale: obiettivi e finanziamenti
L’attuazione del Piano 2025-2036 si basa su Accordi di programma triennali, atti a sostenere la crescita e il potenziamento delle attività ad alta intensità di conoscenza all’interno dell’Ateneo lucano. La Regione Basilicata ha annunciato un impegno finanziario significativo, prevedendo un trasferimento di 14 milioni di euro all’Università ogni anno per dodici anni. Di tale somma, dieci milioni saranno dedicati specificamente alle finalità strategiche dell’Università, mentre quattro milioni saranno stanziati per onorare gli impegni relativi all’Accordo di programma che ha portato all’istituzione del Corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, approvato il 5 agosto 2020.
Questa iniziativa dimostra la volontà della Regione di investire nel futuro della formazione e della ricerca, evidenziando così l’importanza che l’istruzione riveste per la crescita economica e sociale della Basilicata. Il finanziamento fornito rappresenta non solo un’opportunità per migliorare l’offerta formativa, ma anche un incentivo per promuovere la ricerca e l’innovazione scientifica, fattori chiave per il progresso della regione.
Un momento di ricordo e riconoscenza
Durante l’apertura della seduta del Consiglio, il presidente dell’Assemblea, Marcello Pittella, ha colto l’occasione per commemorare le vittime lucane dell’incidente di Calenzano. Sono stati ricordati Franco Cirelli e Gerardo Pepe, insieme a Salvatore Briamonte, tragicamente deceduto in un cantiere in Valtellina. Questo momento di riflessione ha arricchito il dibattito, sottolineando come la vita e la sicurezza dei cittadini siano aspetti fondamentali che meritano attenzione in ogni iniziativa politica e amministrativa.
Riconoscere le tragedie che colpiscono la comunità lucana è essenziale per costruire un senso di unità e responsabilità tra le istituzioni e i cittadini. Tali gesti di riconoscimento sono importanti per mantenere viva la memoria e per promuovere una cultura di attenzione e rispetto verso le vite umane, specialmente in contesti come quello del lavoro.
Questo nuovo piano, quindi, si configura non solo come un’opportunità per l’università, ma anche come un impegno della Regione a considerare il benessere e la sicurezza dei propri cittadini, creando un ambiente favorevole alla crescita e alla sostenibilità.