Approvato il Progetto della “Casa delle Famiglie” a Pietralata

Approvato il Progetto della “Casa delle Famiglie” a Pietralata

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Approvato il Progetto della “Casa delle Famiglie” a Pietralata - Gaeta.it

La Giunta capitolina ha recentemente approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione della “Casa delle famiglie” a Pietralata, un’iniziativa voluta per sostituire un ex mercato abusivo in previsione del Giubileo 2025.

Cambiamenti nel Progetto Giubilare

L’intervento giubilare, precedentemente identificato come numero “58” tra le opere programmate per l’apertura della Porta Santa, ha subito degli aggiornamenti a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 giugno.

Dettagli Tecnici e Finanziari

Attualmente noto come intervento numero “158”, il progetto ha mantenuto invariati la localizzazione, la struttura e l’obiettivo principale, confermando anche l’esito positivo della conferenza dei servizi. Tuttavia, sono state apportate modifiche al finanziamento, che è stato aumentato da 5,2 milioni a 5,4 milioni di euro, principalmente destinati alle operazioni di bonifica.

Tempi di Realizzazione e Capacità di Accoglienza

Si prevede che la struttura di Pietralata sarà completata nel secondo trimestre del 2025, con un leggero ritardo rispetto alla data inizialmente pianificata entro il dicembre 2024. Potrà ospitare fino a nove nuclei familiari in sistemazione autonoma, anche se il numero esatto di componenti per ogni nucleo non è ancora stato specificato.

Obiettivi della Struttura

L’obiettivo principale della “Casa delle famiglie” è fornire un luogo sicuro a famiglie in difficoltà, con o senza minori, provenienti da situazioni di sfratto o a genitori con bambini che si trovano in temporaneo disagio abitativo.

Contestazioni e Cambiamenti

Le opposizioni del IV Municipio hanno manifestato forti critiche al progetto, sollevando preoccupazioni riguardo all’arrivo di potenziali 20 senzatetto in una zona come Pietralata, prossima a diverse aree sensibili. In risposta alle proteste, la maggioranza del IV Municipio e il Campidoglio hanno deciso di modificare il nome della struttura per attenuare le preoccupazioni dei residenti.

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