Un’importante svolta per il settore ferroviario lombardo è avvenuta lo scorso martedì, quando la Regione ha dato il via libera a un ordine del giorno che modifica il regime retributivo dei dirigenti di FNM e Trenord, includendo variabili legate all’efficienza e alla qualità del servizio. La decisione ha suscitato l’approvazione quasi unanime del consiglio regionale, con 69 voti favorevoli e una sola astensione.
Il nuovo meccanismo di compenso: obiettivi e impatti
Cosa prevede il cambiamento
Il provvedimento approvato introduce un sistema di compenso per i dirigenti delle ferrovie lombarde, in cui le retribuzioni saranno parzialmente collegate all’efficienza del servizio offerto. In sostanza, il compenso dell’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, subirà variazioni in base ai risultati legati alla puntualità dei treni e alla regolarità delle corse. Se i ritardi e le cancellazioni continueranno a montare, ciò avrà un impatto diretto sulle tasche dei vertici aziendali.
Un passo verso una maggiore responsabilità
La decisione di legare i compensi ai risultati del servizio rappresenta una significativa evoluzione rispetto al passato, dove i parametri di valutazione erano principalmente incentrati sulla redditività economica dell’azienda. Questo cambiamento, voluto in particolare dal Partito Democratico, è emerso in risposta alle crescenti critiche riguardanti la qualità del servizio, che negli ultimi anni ha mostrato segni di deterioramento. La nuova norma mira a incentivare i dirigenti a perseguire standard più elevati di efficienza e puntualità, con l’obiettivo di migliorare la soddisfazione dei passeggeri.
Retribuzioni dei vertici: il caso di Marco Piuri
Quanto guadagna il direttore generale di FNM
Marco Piuri, attuale amministratore delegato di FNM e Trenord, percepisce un compenso annuale di 663 mila euro. Tale somma comprende sia una parte fissa che una variabile, la quale precedentemente era legata prevalentemente agli obiettivi economici dell’azienda. Con il nuovo accordo, questa parte variabile sarà influenzata dai risultati del servizio, fortemente richiesti dai viaggiatori e dai rappresentanti politici.
Le conseguenze della nuova misura
Il cambiamento annunciato potrebbe incentivare una gestione più attenta ai bisogni e alle aspettative dei viaggiatori, spingendo i dirigenti a migliorare l’affidabilità delle corse e a ridurre i disagi di chi utilizza il servizio ferroviario lombardo quotidianamente. Tuttavia, resta da vedere come questo nuovo meccanismo influenzerà realmente le dinamiche interne alle aziende.
Un ampio consenso: maggioranza e opposizione unite
L’approvazione dell’ordine del giorno
Il voto a favore di quasi tutti i partiti rappresenta un raro esempio di unità su un tema cruciale per la mobilità regionale. L’ordine del giorno, che ha ricevuto un ampio appoggio, è stato visto come un passo necessario verso un miglioramento reale del servizio ferroviario e una risposta alle preoccupazioni dei cittadini riguardo ai frequenti disservizi.
La risposta delle istituzioni
Le istituzioni locali hanno accolto con favore il provvedimento, augurandosi che questa modifica possa portare a un effettivo miglioramento del servizio ferroviario. Nonostante l’intento positivo, il monitoraggio futuro sarà fondamentale per garantire che le nuove misure si traducano in effetti concreti e miglioramenti tangibili per gli utenti.
Con quest’approvazione, la Lombardia si propone come un esempio di come la politica possa intervenire in modo diretto in un settore fondamentale per la mobilità pubblica, rendendo i dirigenti più responsabili e attenti alle esigenze dei cittadini.