L’Arabia Saudita ha presentato a Londra, durante il World Travel Market, un ambizioso progetto di sviluppo turistico chiamato Saudi Red Sea. Questo piano prevede un investimento ingente di 800 miliardi di dollari, mirando a trasformare la costa del Mar Rosso, caratterizzata da oltre 1.800 km di lunghezze, in un polo turistico senza precedenti. La strategia si articola su tre aree principali, ognuna con un’identità unica, ma tutte unite dalla bellezza naturale dell’area e dalle ricchezze biologiche che ospita.
Il progetto Saudi Red Sea: un investimento senza precedenti
Il progetto Saudi Red Sea, protagonista della recente presentazione, si propone di sviluppare e promuovere il turismo nell’area del Mar Rosso. Con un investimento stimato in 800 miliardi di dollari da qui al 2030, l’iniziativa mira a sfruttare le meraviglie naturali della regione, tra cui coralli e fauna marina di rilevanza globale. Tre sono le macroaree destinate a essere sviluppate: Nord, Centro e Sud. Ciascuna di queste zone avrà un focus specifico, contribuendo così a realizzare un’ampia offerta turistica.
La zona Nord sarà il fulcro del lusso e delle attività balneari, comprendendo località prestigiose come Neom, Sindalah e Amaala. Gli sviluppi qui previsti includono resort di alta gamma e infrastrutture moderne in grado di attirare un turismo di elite. La regione Centrale, con Gedda come fulcro, metterà in risalto le opportunità per i turisti in cerca di esperienze marine a un prezzo più accessibile. Infine, l’area Sud si concentrerà su tradizione e cultura, comprendendo esperienze educative attraverso la storia e la natura della zona.
Il Ministro del Turismo dell’Arabia Saudita, Ahmed Al-Khateeb, ha enfatizzato l’importanza del World Travel Market come piattaforma per mostrare il potenziale innovativo del Regno, sottolineando come questo progetto possa posizionare la nazione come leader nel panorama globale del turismo.
Un turismo sostenibile al centro del piano
L’iniziativa Saudi Red Sea non si limita a investimenti finanziari e a sviluppo di strutture ricettive avanzate. Promuove anche un approccio sostenibile verso il turismo, puntando a preservare l’ecosistema marino e le bellezze naturali che caratterizzano la regione. Le autorità saudite hanno previsto misure per garantire che l’espansione turistica non comprometta l’ambiente, ponendo l’accento sulla conservazione dei coralli e sulla gestione responsabile dei rifiuti.
Le attuali infrastrutture turistiche saranno integrate in un piano di sviluppo che non solo migliorerà l’accessibilità per i visitatori, ma garantirà anche la protezione delle risorse naturali a lungo termine. Inoltre, il coinvolgimento delle comunità locali sarà fondamentale, per assicurare che il turismo porti benefici diretti alla popolazione, contribuendo alla creazione di posti di lavoro e all’economia regionale.
Le prospettive future e l’impatto sul settore turistico
L’ambizioso progetto Saudi Red Sea mira a rivoluzionare il panorama turistico dell’Arabia Saudita, promuovendo un’immagine di modernità e accessibilità. Con l’introduzione di attrazioni turistico-culturali uniche e l’ampliamento delle proposte balneari, il Paese aspira a diventare una meta fondamentale per i turisti internazionali.
Gli esperti del settore prevedono che questo investimento non solo migliorerà l’immagine dell’Arabia Saudita come destinazione turistica, ma contribuirà anche a diversificare l’economia nazionale, attualmente fortemente dipendente dal petrolio. L’apertura della nuova destinazione potrebbe infatti richiamare milioni di visitatori dalla Cina, dall’Europa e da altre parti del mondo, rafforzando il legame tra l’Arabia Saudita e le altre culture.
La realizzazione di questo progetto, quindi, rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui il turismo si posiziona come una delle principali fonti di reddito del Regno, promuovendo al contempo valori di sostenibilità e responsabilità.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Marco Mintillo